Ben ritrovati nell’unica rubrica – cioè questa - che ha trovato l’ultima giornata di campionato noiosa come un simposio sulla stagione dell’amore delle formiche del Madagascar moderato da don Livio di Radio Maria.

Il Napoli di quel grandissimo Lord di Sarri supera il leggendario Napoli di Maradona, incamerando l’ottava vittoria consecutiva.

Parentesi: arbitri come al solito disastrosi, ma è come dire che d’inverno nevica. Come dite? Che non nevica più?  E infatti non ci sono più gli arbitri cornuti di una volta.

Il punto sorprendente è questo: con un mostruoso Higuain che non si ferma più, il tecnico marxista ferrato in quel tipo di pittoresco ortaggio che comincia con la   lettera “f” e  finisce  con la   “o”, riesce a tenere dietro un’avversaria in grado di vincerne 14 di fila. Non so se mi spiego….

Perché l’avversaria non  è una “qualsiasi”.  E’ la Juventus.

Sabato potrebbe bastare un pareggio, ma mi sembra che questo Napoli non sia progettato per fare calcoli cinici e sparagnini. Ma certamente salire a + 5 significherebbe ipotecare lo scudetto.

Nelle ultime due ho visto la Juve un po’ stanca. Ma vince ugualmente per manifesta inferiorità altrui. Buffon durante le partite si intrattiene in intimi confronti in chat con Ilaria (D’Amico) su dove andare a comprare i finocchi, ma senza chiedere consigli al noto esperto in ortofrutta  Sarri.

Occhio che arbitra Rizzoli e l’errorino pro-iuventino è, per chi vi parla, dietro l’angolino. Che malfidente. Senza ragione, poi.

I rumors dicono che Allegri sia tentato dal Chelsea “come-scelta-di-vita”. Una scelta piena zeppa di zeri. Il conte Max – che vi rammento transitato anche a Udine da vice di Galeone, ma senza lasciare tracce indelebili .. - prosegue nell’intrattenere con il ds Marotta un rapporto tanto sereno da ricordarmi quello tra  Giovanardi e Luxuria. Punzecchiate di spillo.

La Juve è molto Dybala che mi sovviene Sivori pure per i calzettoni alla cacaiola come diceva Sandro Ciotti e un Cuadrado che sembra la buonanima di Bobby, il cantante dei Boney M.,   ma giganteggia nella sua ossessionante ripetitività anarchica che alla fine   produce sempre qualcosa.

Azzardo un pronostico: al 70 % vince la Juve, tanto per cambiare.

La Roma è l’unica squadra ad essersi rafforzata al mercatino invernale. Il Faraone pare uscito dal sarcofago. Perotti è bravo. Spalletti è alla terza vittoria consecutiva, la Roma  per me è strafavorita per il terzo posto.

Ferri corti a Firenze. Della Valle dice che i ruoli vanno rispettati, ma l’ambizioso Paulo Sousa non ci sente. Ciononostante la Viola arriverà quarta.

Il Camerata Miha è in formissima. Purtroppo per lui il Milan torna “voglio ma non posso”. Gigio Donnarumma evita il 2-0 di Lodi e la sconfitta quasi sicura con una Udinese che esce abbastanza migliorata dal mercato dopo scelte patetiche compiute in estate.

Infine.  L’Inter mi fa lo stesso effetto della mitica Dolce Euchessina. Però concentrata assieme con il principio attivo del Confetto Falqui.

Stanno resuscitando i morti: se da ragazzino all’oratorio di Latisana,  avessimo beccato tre gol su calci da fermo come con la Beneamata sgangherata Hellas Verona , ULTIMA IN CLASSIFICA, ci avrebbero mandati  dritti dritti  a casa   con tutto il  nostro bel pallone sottobraccio e una  raccomandazione tassativa e un filino minacciosa: “Non fatevi mai più vedere qua, andate fuori dalle balle, non fateci perdere tempo e andate a giocare a “cavallina”.

Granitica mi è apparsa la tenuta difensiva interista. Dico io, se avessimo messo in campo  Paolo Brosio almeno ci avrebbe  narrato le riflessioni della Madonna   apparsa ai distinti dello stadio Bentegodi e stupefatta – dico, sempre la Beata Vergine , che il signor Toni Luca,  che aveva trascorso tutto il venerdì all’Inps scaligero per il ricalcolo della pensione, fosse titolare e mettesse in apprensione Juan Jesus.

Al che la Madonna stessa avrebbe riconosciuto: mannaggia la miseria  hanno crocifisso lo Jesus sbagliato.

A risentirci mercoledì prossimo per ricercare chi potrà insinuarsi nel gruppo di testa e magari a commentare la vittoria dell’Udinese sul Bologna .Per la serie “L’avevo detto io “.

 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 09 febbraio 2016 alle 19:00
Autore: Lorenzo Petiziol
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