Se Samir dorme,Maxi riposa,Barak sta a guardare e il resto della squadra gioca con poca convinzione, con i problemi che già avevamo di qualità, di organico, di infortuni e squalifiche,uscire dallo stadium indenni era diventata veramente una missione impossibile.

L'Udinese si arrende quasi subito, al primo tiro in porta della Juve, su punizione, quando Dybala aggira la barriera e insacca sotto l'incrocio battendo Bizzarri. Un Bizzarri che a quarant'anni suonati è stato il migliore dei bianconeri, parando un rigore a Higuain sfoderando intuito e riflessi da ventenne, tenendo in partita un'Udinese che al termine del primo tempo non aveva nemmeno rischiato poi così tanto, nonostante un Barak mai in partita, mai nel vivo delle (poche) azioni e un Maxi Lopez che ha sorpreso si per la sua presenza in campo fin dal primo minuto, ma confermando quanto poco adatto sia per il campionato di serie A.

Infine ci pensa Samir a mettere fine alla partita, colui che dall'inizio del campionato tra autogol, espulsioni, errori e distrazioni ne ha combinate veramente più di Bertoldo, quando invece di ostacolare Dybala gli permette di andare a ricevere il passaggio di Higuain e di presentarsi davanti a Bizzarri per bucarlo per la seconda volta. Juventus 2 Udinese 0. Il risultato che resterà fino alla fine.

Mister Oddo ha tutta la nostra comprensione, ha provato a cambiare la squadra inserendo prima De Paul, poi Balic ed infine Perica, al posto di Behrami, Barak e Lopez, ma le difficoltà che l'Udinese sta attraversando sono evidenti e sappiamo benissimo che non sono queste le partite da vincere, anche se l'entusiasmo che ha accompagnato la squadra a Torino grazie a quegli indomabili 800 cuori bianconeri del 1896 presenti allo stadium, si sperava veramente in un'impresa.

Non è arrivata, nessuno si era illuso. E allora forza Udinese, sempre e comunque.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 12 marzo 2018 alle 13:17
Autore: Paolo Minotti
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