Andrea Carnevale, responsabile dell'area scouting dell'Udinese, ha parlato ai microfoni di TvPlay per raccontare qualche retroscena sul suo lavoro attuale e passato con la società bianconera, si parte con un ricordo di quando vestiva la maglia da calciatore: "Quando giocavo c’erano grandi campioni: Zico, per esempio. Poi c’erano Mauro, Miano… giocatori che l’Udinese produceva e poi andavano nelle grandi squadre“.

Il lavoro dello scouting bianconero:

“La filosofia del club è scovare il talento e lanciarlo. Pozzo segue questa linea da quasi trent’anni. Il mio ruolo è prestigioso e di responsabilità: gestisco trenta osservatori in tutto il mondo. E così trovo giocatori non ancora affermati che poi sono diventati grandissimi. Alexis Sanchez, Cuadrado, Muriel, Benatia, Bruno Fernandes, che giocava a Novara, Zielinski…”

L'arrivo di Bierhoff e il suo consiglio alla famiglia Pozzo:

“Bisogna trovare giocatori alle prime armi e capire se hanno o no il potenziale. Prendo giocatori da Udinese e altri che già so che potranno ambire a grandi squadre, come Roma, Milan, Inter, Juventus. Ma non è facile… Quando giocavo ancora a calcio, a Pozzo gli feci prendere Margiotta e De Sanctis. E anche Oliver Bierhoff, dove che lo vidi nell’Ascoli“.

Gli attaccanti italiani che possono rappresentare il futuro della nazionale?

“Tra gli attaccanti di oggi, quelli più promettenti sono Scamacca e Lucca“.

L'arrivo di Handanovic non fu in realtà così semplice:

“Aveva problemi fisici, ma alla fine è stato tutto risolto. Ho dovuto insistere per farlo prendere. Fu una grande soddisfazione. Lo vidi con la Slovenia: non fece neanche una parata e prese tre goal, ma si muoveva bene e sembrava sicuro“.

Anche Haaland era nella lista dell'Udinese:

“Lo avevo visto quando aveva quindici anni in Norvegia e già costava qualche milione. Aveva un grande potenziale. Aveva forza, talento. Poi ha iniziato a fare tanti goal. Lo abbiamo trattato, ma il prezzo cresceva troppo e ci siamo arresi“.

Sezione: Notizie / Data: Mar 07 maggio 2024 alle 20:24
Autore: Davide Marchiol
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