Ultime ore d'attesa queste per la gara casalinga dei friulani, l'ultima del campionato, col Bologna. Come tutto l'ambiente sa è una partita decisiva: decreterà per l'Udinese una stagione tendente ad una tirata sufficienza o meno.

Analizzando la condizione delle due squadre a cominciare dagli avversari, il Bologna arriva da tre sconfitte di fila e registra una vittoria con l'Hellas Verona, tre pareggi (due con le romane e uno col Cagliari) e sei sconfitte nelle ultime dieci partite disputate. 6 punti quindi racimolati da parte della squadra di Roberto Donadoni, un percorso non molto positivo ma migliore rispetto a quello tracciato dai bianconeri, che registrano nelle ultime dieci partite una sola vittoria (anche per l'Udinese con l'Hellas Verona), un pareggio col Benevento e ben otto sconfitte. L'Udinese arriva dalla trasferta vittoriosa di Verona.

Per quanto riguarda le assenze il Bologna ha tra gli infortunati González, Destro, Palacio e Pulgar oltre alla squalifica per Helander. Per l'Udinese invece è rinomata ormai l'assenza dell'infortunato Balić assieme all'altro infortunato Angella e allo squalificato Behrami. Formazione rimaneggiata dunque per la squadra rossoblu e anche per il centrocampo dell'Udinese.

Nel mirino dei difensori dell'Udinese va preso in considerazione l'esterno d'attacco Simone Verdi, autore fin qui di 10 reti in campionato.

Il Bologna in seconda analisi gioca considerandosi già sicuramente salvo mentre l'Udinese appunto è ancora alla ricerca dell'aritmetica salvezza. Si prospetta una gara pressoché equilibrata considerando nell'insieme la condizione simile e di sicuro non ottima delle due squadre.

Focalizzandoci sull'Udinese, i ragazzi di Tudor dovrebbero avere tutte le carte in regola per battere i bolognesi: uno stadio sold out che probabilmente non si vede dai tempi di Italia-Liechtenstein dell'anno scorso, un morale quantomeno risollevato dopo la vittoria di Verona e la percepita volontà da parte della società di cambiare rotta visti tutti gli interessi su questa gara, sicuramente maggiori rispetto agli avversari.

L'ambiente friulano, i tifosi e la mentalità friulana dedita al lavoro non meritano sicuramente un triste epilogo qual è quello di una possibile retrocessione, mai come quest'anno un incubo che si protrae fino all'ultima giornata a causa del maggior equilibrio che si registra tra le squadre in Serie A di questa stagione. Per concludere non si può che augurare il miglior scenario possibile, dove ormai contano solo i punti. Prima di tirare le somme c'è però uno Zoncolan da scalare: domenica, scaliamolo assieme.

  

Sezione: Focus / Data: Sab 19 maggio 2018 alle 10:43
Autore: Emanuele Calligaris
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