Intervistato da Stefano Martorano per il Messaggero Venero, Gaetano d'Agostino ha parlato di Anrija Balic. Il croato secondo molti è il centrocampista di qualità che da tanto tempo manca all'Udinese e Oddo sta iniziando a inserirlo nelle rotazioni in campo: "Nel giro di due tre anni Balic può diventare il nuovo Modric o il nuovo Verratti, ma deve avere pazienza e crescere senza fretta. Prima aveva una società che ha creduto in lui, acquistandolo, adesso ha un allenatore moderno che gli ha riconosciuto il talento e che lo saprà lanciare al tempo giusto".

L'ex regista di Messina e Udinese spiega le differenze tra Balic e Fofana nel ruolo di play basso nel centrocampo a 5: "Seguo sempre l'Udinese e ho visto sia Balic, sia Fofana in quel ruolo. È ovvio che la soluzione Fofana per Oddo sia legata alla necessità di fare risultati, perché con Seko si ha più dinamismo ed equilibrio, potendo portare più giocatori sopra la linea della palla. Fofana è una soluzione alla Kantè, alla Matuidi, con le debite proporzioni s'intende, mentre con Balic devi avere una mezz'ala di spinta, alla Jankto o alla Barak, e una che fa il lavoro sporco, come sa fare Allan, sempre per intenderci".

D'Agostino comunque è convinto che Balic avrà un grande futuro davanti a sè: "Balic mi piace molto. Il futuro sarà suo e lo sa anche Oddo, che a mio avviso lo lancerà quando l'Udinese sarà più tranquilla. Balic ha le caratteristiche fisiche e il tocco di palla di Modric, che io incontrai con l'Udinese quando affrontammo il Tottenham. Allora il croato era trequartista e poi è stato abbassato in cabina di regia".

L'ex Hajduk Spalato è stato provato anche mezzala: "Delneri lo ha provato anche da mezz'ala, che però non è il ruolo per lui, anche se gli ha giovato. Chi gioca trequartista sviluppa più facilmente il controllo orientato e una protezione della palla che serve a evitare dure botte. Bisogna abituarsi a pensare veloce e anche in questo Balic deve crescere".

Il paragone con un connazionale importante è forse scontato, ma non così azzardato: "Può diventare il nuovo Modric in due-tre anni, per caratteristiche è un regista moderno "alla Verratti", molto più legato al raccordo sulla manovra con scambi brevi piuttosto che a grandi folate e cambi gioco, perché è più un portatore di palla

Sezione: Notizie / Data: Mer 13 dicembre 2017 alle 17:00
Autore: Davide Marchiol
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