L'Udinese è una squadra composta praticamente solo da stranieri. Una situazione che non stupisce più di tanto per chi segue i bianconeri. Da tempo siamo decisamente esterofili, con una prevalenza marcata di calciatori stranieri rispetto agli italiani sia in termini di presenze, sia in termini di minuti giocati. Con l'addio poi dei vecchi senatori Pinzi, Domizzi e Di Natale quella colonna portante italiana della squadra è venuta a mancare.

La sconfitta contro il Sassuolo, che dell'italianità ne ha fatto un motivo di orgoglio, deve imporre qualche domanda: tutti quelli che giocavano ieri pomeriggio erano davvero più bravi dei giocatori italiani sui cui l'Udinese ha preferito non puntare? Non c’è forse il pericolo di una discriminazione al contrario: si cerca per una moda esotica il calciatore straniero, ignorando il potenziale di un omologo italiano. E allora i Verre, i Pontisso, i Meret non trovano spazio in bianconero e sul mercato si preferisce andare a prendere l'Alì Adnan di turno piuttosto che acquistare un giovane calciatore italiano o farne crescere uno del vivaio.

Questa situazione l'ha sottolineata anche il famoso giornalista Paolo Condò che senza peli sulla lingua ha aperto questa discussione: "Vorrei chiedere all'Udinese - ha detto - se non ce ne sono di giocatori del vivaio, magari friulani, che possono giocare in prima squadra. Una squadra fatta totalmente di stranieri, neanche di qualità. Siamo davvero sicuri che sono meglio di tanti giovani calciatori italiani?".

 

Sezione: Notizie / Data: Lun 26 settembre 2016 alle 08:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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