L’avversario di giornata è il Cesena di Domenico Di Carlo. La squadra romagnola è ancora impelagata in piena zona retrocessione e nonostante le ultime belle prestazioni sembra faticare ad uscire dalla parte della classifica più preoccupante. Tuttavia è vietato sottovalutare le sue potenzialità, soprattutto quando gioca tra le mura amiche. Infatti va detto che l’introduzione del sintetico sul campo del Dino Manuzzi ha reso particolarmente difficile per le formazioni ospiti riuscire ad esprimere il proprio gioco. Forti dell’abitudine a calcare questo terreno di gioco così singolare ed inusuale, i cesenati possono far valere le proprie doti a discapito degli avversari, poco avvezzi a questo tipo di superficie. Giocare su un campo in sintetico infatti richiede una buona tecnica, rapidità di esecuzione ed un grande senso di adattamento alle nuove condizioni del terreno di gioco. Ovviamente non è semplice ottenere una manovra fluida fin da subito ed il Cesena può cercare di sfruttare al meglio la partenza per imprimere il proprio ritmo alla gara ed imbrigliare l’avversario.
Dal punto di vista tattico il Cesena adotta spesso un approccio molto più guardingo e difensivo rispetto ad altre formazioni. Disposta solitamente con il 4-3-1-2, la squadra di Di Carlo gioca palla a terra, con reparti molto corti tra di loro in modo da non concedere riferimenti e metri alle altre formazioni e per occupare al meglio il campo. Il Cesena non è amante del possesso palla e predilige giocare di rimessa, grazie anche ad un buon pressing difensivo.

Il contropiede è l’arma principale dei romagnoli, grazie alla grande velocità dei centrocampisti, bravi peraltro ad aggredire gli spazi che si vengono a creare con il movimento degli attaccanti. Fulcro della manovra offensiva è il trequartista Franco Brienza che è in grado sia di lanciare a rete le punte in contropiede sia di raccogliere le eventuali seconde palle, rendendosi così imprevedibile. L’attacco cesenate mostra punti di forza nei colpi di Defrel, talento già finito nel mirino di diversi club, e di Djuric, molto forte fisicamente. Due giocatori che hanno fatto malissimo a due formazioni blasonate come Juventus e Lazio, a dimostrazione della difficoltà del Manuzzi.
L’Udinese dovrà cercare di adattarsi il prima possibile alle condizioni del sintetico per evitare di andare in sofferenza. Sarà altrettanto importante evitare di scoprirsi e concedere il contropiede, pezzo forte dei cesenati. Servirà un buon possesso palla senza sbavature ed errori in zone nevralgiche del campo. La difesa romagnola ha mostrato in più di un’occasione di concedere molto agli avversari, soprattutto se pressata o se attaccata da una formazione ben organizzata nella costruzione della manovra offensiva. Questa potrebbe essere una delle chiavi del match da sfruttare al meglio per i friulani. Non sarà una gara semplice ma la squadra di Stramaccioni ha tutto per ottenere i tre punti della vittoria.
 

Sezione: L'Avversario / Data: Sab 28 febbraio 2015 alle 09:00
Autore: Federico Mariani
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