Battuto lo Shakhtar, a Castel Volturno si guarda avanti e da oggi si inizia a fare sul serio in vista della storicamente difficile trasferta di Udine. Ieri solo scarico per gli azzurri scesi in campo mentre da questo pomeriggio inizierà la vera preparazione alla sfida contro la squadra del neo-tecnico Oddo, cruciale per poter arrivare al big-match del San Paolo con la Juventus quanto meno col vantaggio di quattro lunghezze. Ed il Napoli ci arriva al meglio, non solo mentalmente per l'ultimo successo che tiene viva la speranza in Champions, ma anche dal punto di vista fisico con queste due gare dopo la sosta - in cui i Ct delle nazionali hanno gestito bene gli azzurri più impiegati - che hanno cancellato il ricordo della squadra poco brillante scesa in campo col Chievo.

Da sempre punzecchiato dalla critica sull'utilizzo della rosa, Maurizio Sarri ruota nei ruoli più dispendiosi - le corsie laterali ed i tre centrocampisti - ed in cui ha alternative valide che si avvicinano molto ai titolari. Con lo Shakhtar ha schierato Zielinski e Diawara (risparmiando Hamsik solo nel finale, come d'abitudine), ma anche Maggio e Chiriches (cambio obbligato quest'ultimo per squalifica) e con l'Udinese potrà contare su Mario Rui, Allan, Jorginho e Koulibaly al top. Più difficile ruotare in attacco per l'infortunio di Milik e alternative che non convincono, ma Insigne uscito a mezz'ora dalla fine con gli ucraini e Callejon sempre sostituito nelle ultime quattro gare di campionato sono segnali chiari: Sarri in qualche modo prova a gestirli in attesa di gennaio.

Sezione: L'Avversario / Data: Gio 23 novembre 2017 alle 10:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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