Un Luciano Spalletti soddisfatto quello arrivato in conferenza stampa dopo la vittoria contro l'Udinese. Un poker che rilancia le ambizioni Champions dei neroazzurri.

Sei ancora più convinto che con tre vittorie puoi raggiungere la Champions?

"Ne abbiamo vinta una, dobbiamo vincere anche le altre due. Io rimango convinto di questo".

Sarebbe disposto ad una colletta per trattenere Rafinha?

"E' un buon calciatore. Oggi ha continuato in quella crescita importante che sta avendo. All'inizio la squadra è stata brava a sopportarlo, perché era arrivato fuori condizione. E' un tipo di giocatore che mancava all'inter, questa è la verità. Ogni discorso va però fatto in fondo, abbiamo dei paletti e delle possibilità. Non dobbiamo fare la confusione fatto la scorsa estate. Ci sono delle risorse che vanno fatte quadrare, Rafinha rientra in questi ragionamenti".

Nell'ultimo periodo l'Inter spesso straborda. Cos'ha trovata in più nell'ultimo periodo rispetto al resto della stagione?

"Oggi abbiamo fatto un grande primo tempo. L'Inter è stata fin dall'inizio padrona del gioco, ha fatto correre a vuoto l'Udinese, ha azzardato qualcosa di più importante. Avere dall'inizio tre giocatori molto tecnici come Rafinha, Borja e Brozovic è un vantaggio. La loro qualità ci ha aiutato soprattutto nel primo tempo. La squadra poi è ovvio che sia cresciuta rispetto all'inizio del campionato. Il pubblico è l'ago della bilancia. Gli interisti hanno vinto e sanno qual è la strada corretta per arrivare in alto. Ci sono stati molti applausi e apprezzamenti per il comportamento che ha avuto la squadra quest'anno".

Qual è il momento della stagione nella quale pensa di non aver ottenuto abbastanza?

"Questo è un discorso che possono fare anche le altre squadre. Ci sono state delle partite che potevamo vincere ma di fronte avevamo anche degli avversari. Bisogna guardare nel complesso. Io ci ho messo troppo a capire il ruolo di Brozovic e a come uscire da quel momento nel quale non riuscivamo più a vincere. Abbiamo avuto dei momenti no, ora la mentalità della squadra è un'altra rispetto a quella dell'inizio. Ora c'è una mentalità vincente, si ragiona in maniera corretta, c'è più fame e non ci si lascia depistare dalle difficoltà. Il lavoro fatto è buono, poi se arriveremo in Champions ancora non si sa".

Che Udinese ha trovato? Rischia di B?

"La rischia se l'ambiente continua a dire così. E' una squadra forte ma se dietro ci si porta negatività la squadra va giù. Ho visto una squadra è vero un po' in difficoltà ma i giocatori sono forti e lo hanno fatto vedere per lunghi tratti del campionato. La società sa scegliere i giocatori. La presenza della proprietà? Anche noi abbiamo il presidente in Cina. Devono allenarsi i giocatori, non i dirigenti".

Sezione: L'Avversario / Data: Dom 06 maggio 2018 alle 15:08
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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