La cura Iachini, dopo la grande illusione, non ha dato i frutti sperati. In 13 partite, il tecnico marchigiano ha migliorato la media punti del Sassuolo rispetto alla gestione Bucchi, ma di poco. Soprattutto, senza raddrizzare l'annata storta dei neroverdi. Sette punti nelle ultime dieci gare, solo due nelle ultime cinque: il Sassuolo, in buona sostanza, è rimasto dov'era. La squadra meno in forma della Serie A, o quasi.

C'è chi ha fatto peggio, di recente: il Chievo, la squadra del miracolo che era diventata certezza del nostro campionato. Appena quattro punti nelle ultime dieci uscite, per i clivensi. La vittoria casalinga contro il Cagliari aveva fatto pensare che Maran e ragazzi fossero fuori pericolo, le sconfitte contro Fiorentina e soprattutto Hellas hanno in messo in chiaro che il peggio potrebbe ancora venire.

È un declino difficile da spiegare, quello di clivensi ed emiliani. A inizio stagione, nessuno avrebbe messo in considerazione l'ipotesi di una retrocessione di Chievo o Sassuolo. Da un lato la squadra dei grandi vecchi, con il centravanti promesso sposo del Napoli. Dall'altro, la truppa di Squinzi, e l'eterna promessa chiamata Domenico Berardi. Sulla carta, valori molto diversi dalle altre pretendenti alla salvezza.

I campionati, però, si giocano sul campo, non sulla carta. E lì, le difficoltà sono in agguato: il Chievo ha tre soli punti di vantaggio sul Verona terzultimo, il Sassuolo due. Il rush finale è alle porte, il problema di Maran e Iachini sono anche e soprattutto gli avversari. Crotone, SPAL, Verona: squadre costruite, anche mentalmente, per inseguire la salvezza col coltello fra i denti. Chievo e Sassuolo lo sono molto meno: impelagate in una lotta imprevista, il rischio di perderla, numeri alla mano, diventa sempre più concreto.

Sezione: L'Avversario / Data: Lun 12 marzo 2018 alle 18:13
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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