L’avversario di questa prima giornata di ritorno è l’Empoli di Maurizio Sarri. La squadra toscana è ancora invischiata nella lotta per non retrocedere ma, come attestano gli ultimi risultati, non è sicuramente arrendevole e facilmente superabile. Anzi, per certi aspetti si può considerare la squadra più in forma del campionato in questo momento. Per curiosità chiedere ad Inter e Roma, ultime avversarie dell’Empoli, una bloccata sullo zero a zero, l’altra uscita vincitrice solo con un rigore inesistente al termine dei supplementari negli ottavi di Coppa Italia. Insomma alla faccia della squadra cuscinetto! I toscani finora non hanno mai sfigurato in match importanti, segno che non partono mai battuti o con l’intento di portare a casa il pareggio. Del resto questa filosofia era già stata ribadita dallo stesso Sarri alla vigilia dell’incontro con la Roma: “Dobbiamo giocare convinti di riuscire a fare una pazzia, un’impresa. Solo così potremo farcela”. Ed il campo gli sta dando ragione.


La concezione di gioco rispecchia questo ideale: 4-3-1-2 corsaro, dal gioco ragionato e molto veloce. L’Empoli ha dalla sua una buonissima condizione fisica, con una grande intensità di gioco, frutto anche di un’età media bassa. Dal punto di vista tattico Sarri gioca spesso con una difesa molto alta, con diversi giovani di grande prospettiva come Rugani e Tonelli, molto abili peraltro ad inserirsi per colpire sui calci piazzati, uno dei punti di forza della squadra. I reparti sono molto corti e compatti per impostare l’azione senza perdere la sfera e per non dare la possibilità all’avversario di giocare velocemente, creando all’occorrenza densità a centrocampo ed intasando gli spazi. L’Empoli cerca di giocare il maggior numero di palloni possibili e solitamente, quando è in possesso della sfera, cerca di accelerare con due o tre tocchi, spesso cercando la triangolazione d'appoggio vicino all’area ed aggredendo gli spazi che si vengono a creare, frutto anche dei movimenti senza palla eseguiti dagli uomini di Sarri. Il giocatore dietro alle due punte, solitamente Verdi o Pucciarelli, garantisce appoggi continui per gli inserimenti da dietro dei centrocampisti. Questo sistema di gioco dà grandi vantaggi con squadre che tentano di comandare la partita il più possibile e che soffrono in difesa le improvvise accelerazioni. Ovviamente questo gioco ha il suo rovescio: se aggredito l’Empoli va in difficoltà e i contropiedi avversari possono mandare in tilt il sistema difensivo. Inoltre la giovane età e l’inesperienza della rosa in alcuni casi rappresentano un grosso problema nell’approccio psicologico alle partite, che non sempre risulta essere particolarmente felice: con le grandi squadre, quando c’è poco o nulla da perdere, i toscani giocano molto bene, disinvolti, con la mente sgombra. Ma quando si trovano a dover affrontare formazioni del loro livello non sempre si fanno trovare pronti. Ultimamente la vittoria manca da molto tempo, quindi c’è da immaginarsi che, contro l’Udinese, l’Empoli giocherà con il coltello fra i denti. All’arrembaggio come Capitan Sarri chiede di fare alla sua ciurma.
 

Sezione: L'Avversario / Data: Dom 25 gennaio 2015 alle 09:00
Autore: Federico Mariani
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