Questa sera il Napoli sarà impegnato in casa, al San Paolo, contro i cechi dello Sparta Praga. Il Corriere dello Sport, per l'occasione, ha intervistato Marek Jankulovski, esterno 37enne arrivato in Italia proprio grazie al club campano, prima di esplodere nell'Udinese e vincere la Champions con il Milan. Oggi, Jankulovski fa il commentatore per una tv ceca e collabora anche con la federazione.

Marek, c’è Napoli-Sparta Praga, le rievoca qualche ricordo?
"Sì, i miei due anni trascorsi a Napoli. Un periodo bello e brutto al tempo stesso. Ero giovanissimo, non capivo la lingua, mi volle Zeman che però venne esonerato dopo poche partite. Ma non avvertii disagi. Restai anche l’anno della B e ho ancora degli amici da quelle parti. Non dimentico mai che è stato il Napoli a farmi scoprire il calcio vero. E’ per quello seguo sempre le vicende della squadra. Ora c’è Fabio Pecchia che collabora con Benitez. Ho chiamato il segretario Alberto Vallefuoco per mettermi in contatto con lui. Quando verranno a Praga, andrò a trovarli".

Che partita prevede?
"Molto tirata. Lo Sparta è deluso quanto il Napoli per l’eliminazione dalla Champions. Sono stati esclusi dal Malmoe dopo aver vinto in casa. Anche loro ci tenevano tanto alla Champions. E poi hanno perso una partita in casa con il Banik proprio come è successo agli azzurri con il Chievo Verona. Tanti tiri in porta, poi l’avversario fa un’azione e segna. Succede quando non si è del tutto tranquilli. Le scorie di quella eliminazione si sentono tuttora ma l’allenatore, Vitezslav Lavicka, gode della massima fiducia della società".

E il Napoli?
"L’ho visto sia con l’Athletic Bilbao che con il Chievo. Una squadra con grandi valori tecnici, con individualità al di sopra della norma ma che a volte smarrisce gli equilibri. Con il Chievo è stato sfortunato. Dopo aver attaccato tanto e subito il gol, la squadra si è innervosita. Mi aspetto ad ogni modo una forte reazione. Ma a me intriga parecchio il nuovo progetto".

Come mai?
"Perché la nuova dirigenza, a differenza del passato, ha badato a costruire di anno in anno puntando anche sui giovani. Oggi in Europa, il Napoli ha riacquistato credibilità e rispetto ovunque. Ai miei tempi non c’era questa solidità progettuale e attenzione ai bilanci. Il pubblico, poi, è fantastico. A noi faceva sentire un calore straordinario pur nelle difficoltà. Il club è destinato a grossi traguardi. E io non vedo l’ora di tornare a Napoli con la mia famiglia e fare un salto al nuovo centro sportivo o a Posillipo dove abitavamo".

Ha saputo delle raccomandazioni dello Sparta ai propri tifosi sulle insidie ambientali?
"Le trovo ingiustificate ma sono anche di prassi per ogni trasferta. Mi risulta che verranno un po’ di tifosi ceki ma io a Napoli sono stato benissimo e non vedo l’ora di tornare".

Sezione: Gli ex / Data: Gio 18 settembre 2014 alle 18:30
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @FDigilio
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