L'attuale portiere dell'Inter, Samir Handanovic che ha giocato diverse stagioni nell'Udinese, ha rilasciato una lunga intervista alla televisione ufficiale del club: “Con Mancini ci alleniamo bene, ci dà fiducia: speriamo che i risultati arrivino presto – ha detto lo sloveno, che ha aggiunto – Palacio è bloccato? Secondo me non è preoccupato per i gol, ha un problema alla caviglia che forse non sempre viene ricordato. Questa storia dei gol non la chiamo neanche problema, perché è un giocatore generoso che fa molto lavoro anche per gli altri. Dobbiamo tornare competitivi, magari lottando per lo scudetto”.

Il giocatore ha poi parlato della sua carriera: “Da piccolo ho giocato anche fuori dai pali. Poi ho seguito mio cugino, più grande di me, e ho scelto di andare in porta – ha raccontato – l'annata della svolta è stata senza dubbio quella del 2006/07, con il Rimini. È stato il primo gradino: ho trovato un gruppo fantastico, quella serie B era molto competitiva, c'erano Juventus e Napoli. Oggi sono orgoglioso di indossare la maglia nerazzurra. È un pubblico che pretende questo, è normale, ma allo stesso tempo dà molto. Speriamo di poter dare loro ciò che meritano. Spesso, anche se i risultati non arrivano, mostrano entusiasmo. Il record dei rigori? È una bella cosa che vivo con serenità perché l'idea di perderlo non mi impensierisce: è il calcio, succede, e se prendessi gol al prossimo rigore non diventerebbe un problema troppo grande. Futuro? Penso al presente. Spero di tenermi bene fisicamente e di giocare il più lungo possibile”.

Handanovic si è quindi soffermato sulla condizione della squadra guidata da Roberto Mancini, reduce dalla vittoria sul Chievo e attesa dalla sfida contro la Lazio: “La squadra deve crescere ancora e adesso c'è la Lazio. Le partite, però, sono tutte diverse: credo che prima delle gare non si dovrebbe parlare, perché le cose non vanno sempre come uno crede. Nello spogliatoio ho uno splendido rapporto con tutti, naturalmente ho maggiore intesa con gli slavi. Finale di Europa League? Questa competizione presenta belle partite, ci sono tante squadre forti. Varsavia è un obiettivo, certo: vediamo. Il più bel momento che ho trascorso con questa maglia è stato quando sono arrivato: ho pensato che bello...sono all'Inter!”

Infine, spazio per alcune curiosità legate alle abitudini e alle passioni del numero uno nerazzurro: “Nel tempo libero resto a casa con la mia famiglia – ha concluso – amo il buon vino, la bresaola, ma anche la crostata ed il caffè”. Handanovic è appassionato anche di sport, in modo particolare segue il basket e la pallavolo, ma l'ultima battuta è dedicata ancora al calcio: “La partita più bella? Slovenia-Russia, la qualificazione al Mondiale”.

Sezione: Gli ex / Data: Ven 19 dicembre 2014 alle 19:30 / Fonte: www.gazzetta.it
Autore: Federico Sanzovo
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