Il mister della Primavera bianconera Luca Mattiussi è stato uno degli ospiti d'eccezione alla presentazione del libro “Una crescita parallela: il Friuli dopo il terremoto del 1976 e l'Udinese Calcio”. Il tecnico ha così scambiato un due battute con i presenti.

"Ancora prima di essere un allenatore io sono un tifoso dell'Udinese. La mia prima partita allo stadio è stata Udinese-Napoli 2 a 1 con gol allo scadere di Gerolin. Da lì è nata una grande passione per questi colori. Il mio allenatore di paese era il magazziniere storico della squadra, Angelo, e fu lui che mi permise di vedere Zico e di stare a bordo campo durante le partite. 

Giocare a calcio è un privilegio e un sogno. Lo ricordo ogni giorno ai miei ragazzi. Noi abbiamo il compito di metterli in condizione ma serve la loro volontà, la loro abnegazione al lavoro. Quando una persona è determinata può raggiungere grandi risultati. Io cerco di trasmettere questo ai miei giocatori. 

Troppi stranieri? L'Udinese in questi anni ha invertito la tendenza perché ci sono tanti ragazzi friulani nel nostro settore giovanile. La Primavera ne è la dimostrazione di questo lavoro fatto nel settore giovanile. L'obiettivo più grande ora è quello di portare questi giovani friulani in prima squadra e farli diventare dei giocatori importanti nel panorama italiano. 

A miei giocatori dico di ispirarsi per esempio anche a Calori e Pinzi che sono stati degli esempi importanti per l'Udinese. Grazie alla loro umiltà e alla loro forza sono diventati delle bandiere anche se non erano friulani".

Sezione: Giovanili / Data: Mer 23 novembre 2016 alle 09:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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