A Udinese World Daniele Bastiancig, preparatore atletico della Primavera dell'Udinese, ha descritto la sua carriera e il modus operandi per quanto riguarda la parte atletica dei ragazzi delle giovanili.

"Una lunga carriera nelle fila dell'Udinese. In effetti questo è l'undicesimo anno che lavoro nel settore giovanile dell'Udinese e posso considerarmi quindi uno dei veterani. Il primo anno mi fu affidata la squadra dei Giovanissimi del 1991 allenata all'epoca da Cleto Polonia. Da lì in poi ho continuato a lavorare con figure che mia hanno aiutato con il tempo a crescere fino ad arrivare cinque anni fa alla Primavera, subentrando ad Andrea D'Urso, nel frattempo promosso in Prima Squadra. Il mio lo definirei un percorso di crescita dolce e non traumatico, possibilità che nel calcio d'oggi è sempre più rara.

L'equipe è numerosa. Siamo tanti perchè fortunatamente l'Udinese ci mette a disposizione molto, sia in termini di strutture che di materiale umano, inteso come staff e collaboratori. Insieme a me c'è Matteo Cerci che il ruolo di secondo preparatore: alla Primavera abbiamo le stesse esigenze e metodologie di lavoro della Prima Squadra e abbiamo quindi bisogno di seguire i ragazzi in equipe. Le richieste sono tantissime tra monitoraggio gps, prevenzione degli infortunii, oltre che gli allenamenti veri e propri. Il nostro compito però è facilitato dalla grossa sinergia esistente con i preparatori della Prima Squadra con i quali ci confrontiamo quotidianamente. Questa è una caratteristica molto importante, perchè non in tutte le società c'è spazio per questo tipo d'interazione.

Nessun'istituto di fisoterapia esterno per la fase post infortunio. Questa fase riusciamo a gestirla interamente dall'interno. In questo senso qui ad Udine siamo all'avanguardia anni luce rispetto ad altre società, perchè negli anni sono stati istituiti molti protocolli che rendono meno traumatici i decorsi post infortunio dei giocatori".

Sezione: Giovanili / Data: Dom 26 novembre 2017 alle 10:00
Autore: Davide Marchiol
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