Due lunghe settimane di stop. Con dubbi non sciolti e certezze rimaste tali senza un’ulteriore prova. Al momento, l’Udinese si trova in una sorta di limbo irreale. La banda Delneri non sa se la grave crisi di inizio stagione è stata lasciata definitivamente alle spalle e se ha imboccato realmente la strada giusta. Con questo tarlo, i friulani si approcciano al match casalingo contro il Cagliari. Una sfida che sa tanto di scontro diretto, specialmente alla luce della posizione di classifica. Infatti, entrambe le formazioni si trovano appaiate a quota 12. Certo, ai bianconeri manca il match contro la Lazio, sospeso per il campo allagato dalla pioggia copiosa nell’ultimo turno. Manca ancora un tassello per rendere più chiaro il quadro e stabilire con certezza quale sia la reale dimensione dei ragazzi di Mister Delneri. In parte, qualche indizio in più potrebbe arrivare dalla gara odierna, contro un avversario di una caratura simile a quella dei friulani.

Il Cagliari ha attraversato un avvio di stagione non semplice, al punto da vedersi costretto a salutare il tecnico della promozione Massimo Rastelli per far posto al veterano Diego Lopez. Una scelta che sembrava possibile anche per l’Udinese, quando i risultati non arridevano al tecnico friulano. Si è parlato di Guidolin ed Oddo, ma alla fine Gigi è rimasto al suo posto. Ecco, la gara contro i sardi potrebbe indicarci se la posizione di Delneri è realmente così salda o se è destinata a ripiombare nel baratro. I recenti successi contro Sassuolo ed Atalanta si erano fatti apprezzare in termini di risultato, ma avevano manifestato non poche perplessità sull’effettivo stato di forma della squadra.

Come dobbiamo aspettarci Udinese-Cagliari dunque? Sicuramente, sarà una sfida molto equilibrata e questa incertezza potrebbe spingere entrambe le formazioni ad assumere una lunga fase di studio e misure di cautela piuttosto elevate. Non dimentichiamoci che Lopez è stato un difensore ed ha spesso curato maggiormente il reparto arretrato nella sua fruttuosa gavetta come vice allenatore. Dunque i sardi cercheranno di pungere maggiormente in contropiede, magari trovando inaspettati alleati nelle amnesie che talvolta colpiscono i bianconeri. Non sarebbe la prima volta. Dall’altra parte, l’Udinese dovrà fare la partita conducendo il gioco, prendendosi qualche rischio in più per perforare la linea avversaria. Compito non semplice, ma non insormontabile. Non insormontabile specialmente per una formazione che deve fare quel passo in avanti tante volte auspicato e non realizzato. Che sia la volta buona?

Sezione: Focus / Data: Dom 19 novembre 2017 alle 12:00
Autore: Federico Mariani
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