Tra presente e futuro. L’Udinese cerca di voltare pagina dopo le ultime disfatte contro Fiorentina e Sassuolo. L’obiettivo è quello di macinare nuovamente punti. Bisogna smuovere la classifica e porsi nuovi obiettivi. Sicuramente uno di questi dev’essere evitare nuove batoste ed incappare in preoccupanti cali di tensione. La situazione di classifica, per quanto positiva, non autorizza ad abbassare la guardia. Niente stagione finita, niente vacanze anticipate.

Bisogna onorare il campionato in cui si sta giocando. Lo si deve ai tifosi. Hanno sempre fatto sentire il loro appoggio alla squadra, nei momenti buoni ed in quelli negativi. Non si meritano un girone di ritorno così disastroso. Serve altro. Nessuno ha mai sognato il terzo posto valevole l’accesso ai preliminari di Champions. Ma le ultime gare, giocate senza mordente e decisamente sottotono, non possono lasciare indifferenti i supporters. Il riscatto deve essere immediato. La fede è incrollabile, la pazienza decisamente meno.

Il campionato non è finito anche perché si può sempre migliorare. Serve a molti elementi della squadra a non considerarsi appagati ed a continuare il proprio processo di crescita. Senza stimoli di vario genere difficilmente si possono verificare e constatare netti miglioramenti. Sotto questo aspetto, ci sono due pungoli particolarmente efficaci: la competizione interna e la lotta per scalare le posizioni. Entrambi sono elementi estremamente importanti. Difficile farne a meno in una squadra con ampi margini di crescita.

Si tratta anche di una fase particolarmente importante per verificare chi potrebbe rientrare nel progetto per il prossimo anno e chi verrà scartato. Il calcio è anche questo. Ogni stagione rappresenta una novità iniziale ed il passato nel momento calante. È normale che nella seconda parte del campionato riprendano discorsi di mercato, specialmente in chi non ha ambizioni da scudetto o l’assillo di conquistare assolutamente una salvezza complicata. Sotto questo aspetto, l’Udinese può vantare una situazione ideale per riflettere e progettare al meglio il proprio futuro.

Programmare i prossimi mesi vuol dire anche valutare gli sviluppi dei propri bilanci e delle proprie finanze. Come spiegato in un articolo pubblicato ieri, l’Udinese vive di plusvalenze. Concludere la stagione in una posizione di classifica piuttosto bassa, vincendo poche partite, sarebbe disastroso. Ancor più perché andrebbe a sommarsi ai risultati deludenti degli ultimi anni. Di conseguenza, è sempre più complicato cercare di vendere i talenti più richiesti a determinate cifre. Al contrario, le vittorie ed un buon piazzamento permetterebbero alla società bianconera di mettersi in evidenza, valorizzando al contempo tante pedine importanti. Ovviamente è giusto attuare una politica di equilibrio. Svendere tutto e subito non ha mai portato frutti. Per questo, servirà oculatezza da parte del club per quanto concerne il mercato e risultati da parte dei giocatori. Al terreno dell’Olimpico di Roma l’ardua sentenza.
 

Sezione: Focus / Data: Gio 23 febbraio 2017 alle 08:00
Autore: Federico Mariani
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