Niente da fare per la baby Italia. Anche l’Under 21 vede sfumare la vittoria dell’Europeo di categoria. Dopo l’amara eliminazione degli Under 20 contro l’Inghilterra in semifinale, stavolta sono stati gli azzurrini di Luigi Di Biagio a fermare la loro corsa ad un passo dall’atto conclusivo. Netta la vittoria della Spagna, trascinata da una tripletta dello scatenato Saul. Il 3-1 della Rojita è un risultato bruciante, che interrompe il sogno del friulano Simone Scuffet e dei suoi compagni. Il portiere dell’Udinese aveva sognato di conquistare il primo grande trofeo della sua carriera e di entrare in un club assai singolare, ossia nel gruppo ristretto degli italiani vincitori di un Europeo Under 21, dopo aver indossato la casacca bianconera nella stagione precedente.

Sono solamente quattro i giocatori capaci di fregiarsi di questa peculiarità. Il primo friulano a diventare campione continentale di categoria è stato Stefano Rossini nel 1992, anche se la sua esperienza all’Udinese fu solamente una breve parentesi conclusa con la retrocessione in Serie B ed il ritorno all’Inter. Due anni dopo, toccò a Fabio Rossitto, bianconero a tutti gli effetti, conquistare il titolo europeo in Francia. Nel ’96, invece, ecco la volta dell’attuale tecnico dell’Udinese Under 25, Raffaele Ametrano, vincitore del torneo organizzato per l’occasione in Spagna. E nel 2004, in Germania, tra i protagonisti del corso di Claudio Gentile, era presente anche un giovane Giampiero Pinzi, futura colonna della squadra del Paron Pozzo.

Scuffet, purtroppo, non avrà modo di aggiungersi a questo elenco, assai ridotto, a dimostrazione della particolarità e della difficoltà di questa impresa. Chissà che non possa tentare quantomeno di aggiungersi alla spedizione della Nazionale maggiore di Ventura nei Mondiali 2018, con il sogno di diventare campione del mondo. Già, roba che non riesce più dai tempi di Iaquinta. Un’altra Italia, un’altra Udinese.

Sezione: Focus / Data: Mer 28 giugno 2017 alle 09:00
Autore: Federico Mariani
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