L'Udinese esce da San Siro sconfitta, parlando di numeri sarebbe la terza sconfitta in quattro partite, ma la squadra vista ieri contro il Milan non è stata disastrosa come quella vista nell'ultima trasferta a Ferrara.
Gigi Delneri, com'era prevedibile, ha deciso di confermare in toto la formazione che una settimana prima aveva regolato il Genoa di Juric, con Behrami schermo davanti alla difesa e con la riproposizione della coppia formata da Lasagna e Maxi Lopez. La prestazione in generale dei ragazzi bianconeri non è stata insufficiente, la squadra è rimasta in partita fino alla fine di fronte ad una compagine sulla carta superiore e che ha vinto la partita sugli esterni, con Calabria e Rodriguez che hanno messo in seria difficoltà Samir e Larsen, ma oltre agli sfoghi sulle corsie, la formazione di casa ha trovato diverse difficoltà nella ricerca di una manovra veloce, grazie alla solidità e all'ottima prova dal punto di vista tattico giocata dall'Udinese che ha lasciato pochi spazi al Milan, che ha saputo sfruttare la grande giornata del suo nuovo bomber Nikola Kalinic e una dormita dei friulani sul secondo gol. 
Nella ripresa ha regnato l'equilibrio, il mancato cinismo dei rossoneri e il VAR hanno permesso ai bianconeri di restare attaccati alla partita per tutti i 90 minuti e l'ingresso di Bajic, ma soprattutto di un rigenerato Fofana hanno creato qualche insidia alla difesa di Montella, soprattutto un colpo di testa del bosniaco sta ancora reclamando vendetta. 
Nonostante la prestazione ordinata e alla fine sufficiente, questa sconfitta lascia l'amaro in bocca, perchè ok che di fronte c'era il Milan rinforzato da un grande mercato, ma in fin dei conti la squadra di Montella deve ancora trovare la vera quadratura del cerchio e ieri con un pò più di coraggio e spregiudicatezza la formazione di Delneri poteva tranquillamente uscire dalla Scala del Calcio con un risultato positivo, considerato il fatto che la linea difensiva del Milan si è dimostrata tutt'altro che imperforabile. 
Serviva quindi più coraggio e non solo una partita di attesa e di tattica per mettere in seria difficoltà il Diavolo, di positivo è da tenersi stretto il ritrovato spirito di squadra dell'Udinese, adesso i giocatori corrono e si sacrificano, sintomo di un gruppo ricompattato che deve solo trovare la definitiva amalgama tra vecchi e nuovi e migliorare però dal punto di vista offensivo, e dovrà farlo in fretta, perchè già tra due giorni si torna in campo, questa volta in casa dove i bianconeri non possono sbagliare contro il Torino. 



 

Sezione: Focus / Data: Lun 18 settembre 2017 alle 12:00
Autore: Stefano Fabbro
vedi letture
Print