Ancora una volta siamo qui a commentare una buona prestazione dell'Udinese contro una grande squadra, ma ancora una volta i complimenti sono tanti si, ma i punti sono zero.

L'Udinese si è giocata alla pari la partita contro la seconda forza del campionato, sfiorando più volte il gol del pareggio che avrebbe meritato nel primo tempo viste le diverse parate del portiere Szscesny. 
A condannare la formazione di Delneri sono stati i primi quindici minuti, in cui le certezze che sottolineava Delneri in conferenza sono venute a mancare, infatti fino al rigore goffo di Dzeko si è vista un'Udinese troppo impaurita di fronte alla fisicità dei giallorossi che se avessero segnato il rigore avrebbero chiuso la pratica dopo soli 15 minuti. 
Dopo il primo quarto d'ora riecco la vera Udinese che ha fatto sicuramente soffrire la Roma, ma che pecca ancora di concretezza, contro le grandi squadre non si possono avere 4 o 5 occasioni e finire la partita con zero reti. 
Sono mancate anche le prestazioni di alcuni uomini chiave, Fofana e Thereau hanno giocato al di sotto delle loro possibilità sbagliando diversi appoggi semplici per le loro qualità, inoltre i cambi non hanno portato nulla di buono, il buon Perica non è riuscito ad impensierire minimamente la retroguardia giallorossa e l'Udinese dopo l'uscita dal campo di Zapata non ha più creato nulla. 
La partita di ieri dimostra quindi ancora una volta che l'Udinese ha bisogno di crescere in mentalità e cattiveria per poter portare a casa il risultato contro determinati avversari, bisogna capire che contro le "big" non si possono regalare momenti della partita e soprattutto bisogna avere la maturità di concretizzare le occasioni che ti vengono concesse. 
Ora la testa va alla partita di Empoli, una gara da vincere contro un avversario alla portata, perchè nonostante i diversi complimenti ricevuti le sconfitte consecutive sono due e l'Udinese ha la necessità di ritornare alla vittoria per migliorare ulteriormente la propria classifica. 

Sezione: Focus / Data: Lun 16 gennaio 2017 alle 12:30
Autore: Stefano Fabbro
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