Udinese-Pescara è già una svolta. Inutile negarlo o fingere che non lo sia. È vero, mancano ancora tante giornate al termine del campionato. Ci sono in palio ancora tantissimi punti. Dunque i turning point saranno ancora parecchi. Tuttavia, la sfida tra friulani ed abruzzesi rappresenta un appuntamento particolare nel calendario.

Per i bianconeri è uno scontro salvezza importante, che arriva dopo un momento difficile e tanti incontri piuttosto impegnativi con formazioni più attrezzate. Dunque vincere vorrebbe dire affondare una rivale per la permanenza in Serie A e sbloccarsi in classifica, allontanandosi dalle zone più calde. Inoltre, i tre punti garantirebbero anche un minimo di tranquillità per l’immediato futuro, soprattutto a livello psicologico. Serve ritrovare risultati, convinzione nei propri mezzi e fiducia. L’autostima e la determinazione nel conseguire i propri traguardi derivano inevitabilmente da prove e prestazioni importanti. Senza di essi, è difficile alimentare un sentimento positivo verso sé stessi. L’Udinese deve ritrovare la sua dimensione. Deve ritrovare quella certezza di poter puntare ad una salvezza tranquilla, senza incespicare continuamente nelle proprie ansie, in insicurezze che emergono prepotentemente nel corso della partita. Urge una cura a questa malattia, che attanaglia da tempo la compagine friulana. L’unico sistema valido è questo: vincere.

In caso contrario, le conseguenze sarebbero nefaste. La classifica parlerebbe apertamente di zona retrocessione. Inoltre, non ci sarebbe più l’alibi degli impegni contro le big. E, si sa, perdere gli scontri salvezza è sempre un brutto segnale. Vuol dire che i problemi sono seri ed il lavoro da fare per risolverli è piuttosto impegnativo. Se si vogliono tenere lontani gli spettri del 2016 da incubo, bisogna fare punteggio pieno contro il Pescara, imprimendo una svolta positiva, alla classifica ed al morale. Inoltre, la sfida successiva contro il Palermo non assumerebbe i tristi contorni di un’ultima spiaggia. Se si arrivasse a quella, ci sarebbe di che tremare.

Sezione: Focus / Data: Dom 23 ottobre 2016 alle 08:00
Autore: Federico Mariani
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