"Niente ritiro. I ragazzi sono troppo giù mentalmente. Stanno male per questa situazione. Gli ho detto di andare a casa e di ritrovarci qui con la carica giusta per il primo allenamento" una scelta psicologica quella di Igor Tudor. Il neo tecnico bianconero ha fatto sospendere il ritiro che era stato imposto dopo la sconfitta contro il Crotone. Una forma di incoraggiamento nei confronti di una squadra ad oggi spenta mentalmente. 

Ed è proprio sotto l'aspetto mentale che Tudor ha subito insistito nelle sue prime ore passate a contatto con la squadra. Sia in campo ma soprattutto negli spogliatoi dove il tecnico ha avuto un lungo confronto con i giocatori. Non una classica presentazione ma un dialogo aperto, per farsi conoscere e capire quali sono i veri problemi che affliggono il gruppo.

Poi tutti in campo, dove il dialogo è continuato. Tudor, uno dopo l'altro, ha parlato praticamente con tutti i giocatori. Pacche sulle spalle e sorrisi, incoraggiamenti. 

Una scossa quindi mentale più che fisica o tattica. D'altronde ipotizzare richiami di preparazione o rivoluzioni tattiche a quattro giornate dalla fine del campionato sarebbe cosa folle.

 

Sezione: Focus / Data: Mer 25 aprile 2018 alle 08:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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