È arrivato in punta di piedi, silenzioso e discreto. In pochi avrebbero puntato su di lui, ragazzo classe 1994 proveniente dalla Repubblica Ceca. Ed invece, poco alla volta, Antonin Barak ha conquistato l’affetto e la fiducia dei tifosi bianconeri. Intendiamoci: non è servito nemmeno troppo tempo. Il centrocampista ex Slavia Praga ha avuto un ottimo impatto con il nostro campionato. Gli è bastata qualche partita per apprendere i segreti della Serie A. Poi ha influito molto lo spostamento da mediano a mezzala. Con questa intuizione delneriana, Barak ha avuto modo di avvicinarsi maggiormente alla porta, facendo valere le sue qualità nell’inserimento e la precisione al tiro. I due gol realizzati sinora ne sono una dimostrazione e per di più sono valsi punti pesantissimi per la traballante classifica bianconera. E poi colpisce la dedizione con cui si è preso cura della causa friulana. Antonin corre, si danna l’anima, ci prova sempre. Prova e si sforza di dare un senso al suo scendere in campo. Anche per questo motivo viene apprezzato da tifosi e compagni.

Il bello viene ora, con il bisogno di mantenere questo livello e fare un passo in avanti. Un piccolo step, perché il rendimento di Barak è già straordinario così com’è attualmente. Ma per migliorare sarà importante anche un segnale di risveglio da parte dell’intera squadra. Un calciatore cresce se è nell’ambiente e nelle condizioni giuste, se trova gli stimoli adatti. In una formazione priva di mordente, rischia di adagiarsi, di perdere la fame, quella grinta indispensabile per fare il salto di qualità definitivo.

Oggi Antonin compie 23 anni. Il regalo migliore che potrebbe fare per sé e per gli altri potrebbe essere un successo sul campo del Crotone, magari con una sua rete. Sarebbe un segnale importante per lui e per la squadra. Un modo per rilanciarsi e sognare un futuro da protagonista. Beh sarebbe una gran bella idea per festeggiare.

Sezione: Focus / Data: Dom 03 dicembre 2017 alle 15:00
Autore: Federico Mariani
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