Ma perchè perdiamo ancora tempo a sperare che questa squadra possa regalarci soddisfazioni? La parola più giusta per descrivere la banda di Gigi Delneri è proprio quella che sta scritta nel titolo di questo pezzo, indegni, tutti quanti, da chi tiene le redini di questa squadra, passando per l'allenatore fino ad arrivare ai giocatori, molti dei quali si sentono già arrivati e giocano sapendo già che tanto, tra pochi mesi, il colore della divisa che porteranno sarà diverso, magari sempre bianconero, o neroazzurro o addirittura rossonero. Sulla società penso ci sia poco da dire, ormai per loro l'Udinese è diventata la squadra di riserva, tutte le attenzioni sono rivolte altrove, ma questo già lo si sapeva da qualche anno, ma quantomeno la decenza di regalare ai tifosi friulani un attaccante come si deve potevano averla, perchè Maxi Lopez, con tutto il rispetto possibile, faceva tribuna a Torino e lo scorso anno avevamo Zapata e Cyril Thereau, una coppia da oltre 20 gol a stagione. Anche mister Delneri ormai sembra essere andato completamente in tilt, inspiegabile e vergognoso che con ben tre settimane di tempo la sua squadra giochi una partita in cui bisognava conquistare il bottino pieno peggio di una squadra amatoriale, nessun tipo di fraseggio, nessuna manovra costruita, il motto dal primo al novantesimo è stato "palla lunga e pedalare", bella idea contro una difesa molto fisica come quella sarda. Il Cagliari, senza fare niente di eccezionale che sia chiaro, ha insegnato l'ABC del calcio a Delneri e i suoi ragazzi, palla a terra, passaggi all'uomo più libero e movimento senza palla, tutte cose elementari, che però ai bianconeri mancano.

Se ci sarà un cambio in panchina non lo so, ma forse a questo punto è l'unica cosa da fare per cercare di dare un briciolo di entusiasmo ad una tifoseria ormai spenta, frantumata moralmente da una squadra che non esiste più da un paio di anni a questa parte. Per concludere, come non citare quelle undici prime donne che sono scese in campo ieri nel prato verde dello Stadio Friuli?! Impresentabili, tutti, dal primo all'ultimo, perchè giocare in questa maniera poco aggressiva, con zero fame e con voglia assente di fronte ad un pubblico che non smette mai di sostenerli non è ammissibile. I fischi se li meritano tutti, anzi, sono anche troppo poco, altrove chissà fino a dove arriverebbe la protesta, fortunati che siete a Udine, una città in cui prima di tutto viene l'amore per la maglia, come il popolo friulano dimostra ogni domenica. Tra una settimana arriva il Napoli, i tifosi, gli unici a cui veramente gliene importa qualcosa, tranquilli non possono stare, dopo sei gol presi contro la Juventus, non osiamo immaginare come andrà a finire contro la squadra che gioca il miglior calcio in Italia.

Sezione: Focus / Data: Lun 20 novembre 2017 alle 16:00
Autore: Stefano Fabbro
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