Riecco Sven Kums. Il belga classe 1988 è sembrato piuttosto convincente nel test di ieri contro la NK Istra. Nonostante la sconfitta rimediata tra le mura amiche, si sono visti segnali di ripresa piuttosto incoraggianti. L’ex Gent si è fatto valere in fase difensiva, stoppando i vari tentativi degli avversari, ma ha mostrato passi in avanti anche nell’impostazione e nella costruzione del gioco. Pregevoli i suggerimenti in profondità per i compagni, da apprezzare anche le geometrie formate a centrocampo insieme a Balic. Insomma, questa prova è stata sicuramente positiva.

Ha fatto piacere anche vedere un Kums più convinto dei propri mezzi. La richiesta di calciare una punizione, nonostante l’insistenza di un compagno, è stata un messaggio chiaro: il belga non ci sta a trascorrere gli ultimi mesi del campionato italiano senza lasciare il segno. Vuole dare un senso alla sua esperienza in Friuli, anche per poter programmare al meglio i prossimi mesi. Giocare su ottimi livelli è sempre un bel biglietto da visita, qualora la sua riconferma ad Udine non dovesse verificarsi.

Tuttavia, il bello arriva adesso per Kums. Non basta solamente un test per poter affermare con ragionevole certezza di essere uscito dalla crisi d’identità calcistica degli ultimi mesi. Serve altro. Serve quella continuità che finora gli ha sempre fatto difetto. C’è bisogno di più costanza di rendimento nel corso della stessa partita, deve essere affidabile in entrambe le fasi. Le capacità non gli mancano assolutamente, come si è visto ieri. Ma, ora, deve uscire fuori il vero Kums, quello che ha calcato i campi più importanti d’Europa. Il tempo a disposizione per non finire tra le delusioni bianconere non è molto.
 

Sezione: Focus / Data: Dom 26 marzo 2017 alle 11:00
Autore: Federico Mariani
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