Scuffet, Perisan e Meret. Sono questi gli ultimi grandi prodotti della eccelsa scuola di portieri friulana. Tutti e tre nel giro della nazionale italiana. Alex Brunner, ex portiere e capo dello staff a loro dedicato, ha spiegato, in un' intervista al Messaggero Veneto, pregi e difetti di ognuno di loro :

"La premessa è il talento di questi ragazzi, ma se ci sono così tanti portieri dell’Udinese che si stanno affermando, è anche perché abbiamo una filiera anche a livello didattico che parte dal preparatore degli allievi Diego Del Piccolo e prosegue con Sergio Marcon, nella primavera. Il nostro è un lavoro di squadra con una metodologia “comune”. All’Udinese piacciono i portieri aggressivi, soprattutto quelli che coprono bene la profondità che si crea tra il portiere e la linea difensiva. Ecco, noi lavoriamo in modo che quando arrivano allenatori come Delneri, che vogliono una linea difensiva alta e aggressiva, i portieri sappiano coprire velocemente questo spazio, e il lavoro comincia dagli allievi" 

Scuffet:  "Quello a Como non è stato un anno buttato: in una squadra in grandissima difficoltà ha fatto partite di livello che gli hanno dato maggiore autostima e voglia di superare i problemi, anche se Simone ha sempre dimostrato di avere dieci anni in più rispetto alla sua carta di identità. A livello tecnico è molto migliorato sulle palle alte nel sul suo raggio d’azione e ha alzato la sua posizione di partenza di un metro lavorando sull’alzata. Adesso gioca con più coraggio anche perché oggi non basta più difendere la linea di porta"

Meret :  "Rispetto a Scuffet, aveva solo due partite di coppa Italia alle spalle. La premessa è importante, così come lo sarà la crescita della struttura fisica perché a gradi livelli quando vai nel traffico dell’area di rigore devi tenere botta ad attaccanti di 90 chili. A Ferrara era partito con qualche titubanza, poi ha acquisito fiducia. Nonostante la statura ha la velocità di trovare il terreno anche sulle palle radenti".

Perisan:  "Ha statura, tecnica e struttura per lanciarsi. Deve migliorare la presa e ha un’esplosività negli arti inferiori veramente notevole, col passo e spinta copre tanto spazio".

Sezione: Focus / Data: Ven 24 marzo 2017 alle 16:00
Autore: Jessy Specogna
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