Mercoledì Maxi Lopez sarà atteso da un'altra sfida per lui particolare. Infatti fino ad ora la “gallina” ha giocato solo partite con un valore particolare. Contro il Genoa era un piccolo derby, visto il suo passato alla Sampdoria, mentre invece ieri a Milano era la classica partita dell’ex, anche se la maglia rossonera Maxi l’ha vestita solo sette volte, con un gol all’attivo. Mercoledì arriverà al Friuli il Torino, altra sua ex squadra, tra l’altro proprio quella da cui l’Udinese lo ha acquistato. Lopez a Torino è considerato “L’eroe del San Mames”, ricordando la sua fantastica doppietta, che mise un mattone importante sul passaggio del turno del Torino in Europa League contro l’Athletic Bilbao. Dopo però un’annata ottima e una discreta da riserva di Belotti, al terzo anno il rapporto si è rotto, tra ragazzo e tecnico però, non tra ragazzo e tifoseria, che gli vuole ancora bene. Sta di fatto che Mihajlovic, tecnico che spesso si è lasciato andare in dichiarazioni poco rispettose nei confronti dei giocatori della sua squadra meno motivati, lo definì pochi mesi fa “una lavatrice”. Parole non proprio dolci. Giocatore fuori rosa e trasferimento estivo inevitabile, con l’Udinese che a inizio agosto ha impostato l’affare e al penultimo giorno di mercato lo ha concretizzato.

Ora, a pochissimi giorni di distanza dal trasferimento, Maxi Lopez ritrova già la sua ex squadra e l’allenatore che lo ha scaricato di peso. Avrà quindi ancora motivazioni importanti “la gallina” questo mercoledì. Bisognerà però vedere se Delneri vorrà schierarlo. Maxi infatti comunque ha svolto una preparazione individuale e non con la sua squadra. Quindi la forma fisica, pur di gran lunga migliore rispetto a quanto volessero far credere le malelingue, ancora non può essere al top. L’affinità con Lasagna c’è già, come confermato il gol segnato da KL15 annullato poi dalla VAR. Sembra ancora però mancare quella con Rodrigo De Paul, il giocatore da tutti designato come nuovo trascinatore dopo l’addio di Thereau, che però ancora non sta dando quel qualcosa in più che da un giocatore con il suo talento ci si aspetta. Tornando al punto, Maxi sarebbe alla terza partita in dieci giorni, vedremo se Delneri deciderà di schierarlo comunque dal primo minuto.

Possibile una staffetta con Bajic come accaduto a Milano, anche perché Maxi Lopez vorrà sicuramente giocare questa partita. Dare un dispiacere all’allenatore che lo ha pubblicamente insultato non sarebbe sicuramente una brutta cosa, anche perché permetterebbe all’Udinese di trovare altri punti, visto che sì ci sono squadre meno attrezzate, ma prima o poi i punti per la salvezza in qualche modo dovranno arrivare. Bajic e Maxi sono sembrati comunque due calciatori dallo stile un po’ diverso. Forse su richiesta dello stesso Delneri (il bosniaco è entrato con il Milan in vantaggio), l’ex Konyaspor è sembrato più aspettare un pallone lavorabile per trovare il gol, come dimostrato dal colpo di testa che a metà ripresa per poco non ha ripristinato una partita dove è stato buttato via un punto fattibilissimo. Maxi invece sembra fare più gioco di sponda, paradossalmente quasi da falso nove, nonostante le caratteristiche del nove le abbia tutte. In due partite infatti non ha avuto nemmeno una occasione da gol concreta per segnare il suo primo gol in bianconero, mentre ha invece costruito tantissimi corridoi per gli inserimenti dei quattro centrocampisti/trequartisti. Il suo rinnovo però sembra essere stato legato proprio alle realizzazioni, ma per segnare il ragazzo dovrà prima o poi giocare anche attaccando la porta e non solo dandole le spalle. Vedremo se contro il Torino dove è odiato dallo staff tecnico, ma amato dai tifosi, avrà la carica giusta per fare il doppio ruolo, ovvero sia creare spazi che calciare in porta.

Sezione: Focus / Data: Lun 18 settembre 2017 alle 16:00
Autore: Davide Marchiol
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