Lucas Evangelista è per ora considerato uno dei tanti acquisti errati delle passate sessioni di mercato dell'Udinese. Pagato poco più di 4 milioni di euro al San Paolo, bruciando anche la concorrenza dell'Hellas Verona, rientra spesso in quei discorsi un po' da bar del tipo "se avessimo risparmiato milioni su Tizio, Caio e Sempronio spendendo su un solo giocatore, ma buono, ora saremmo altrove". Il brasiliano però in questo precampionato sta dimostrando di volersi togliere l'etichetta di delusione di dosso. Certo, il calcio d'estate è sempre poco indicativo, basti pensare al Konè della gestione Iachini, che sembrava un altro giocatore, salvo sparire per l'ennesima volta con l'arrivo delle partite vere. L'età però è diversa e siamo in altre condizioni, quindi potremmo ritentare l'azzardo.

Arrivato durante la gestione Stramaccioni, dimostrò fin da subito di non trovarsi partircolarmente a suo agio in un 3-5-2 come mezzala, ottenendo pochissimi gettoni. Riuscì giusto a togliersi la soddisfazione di mettere a segno il suo primo e, per ora, unico gol in bianconero, in Coppa Italia contro il Cesena. Non molto diversi i sei mesi successivi, con Colantuono che non lo vede. Strama quindi riesce a portarselo al Panathinaikos in prestito. In Grecia per lui c'è più spazio, ma comunque non grandi colpi (1 gol e 1 assist). Iachini e Delneri nella stagione 2016/2017 decidono di tenerlo in rosa, ma nè col 3-5-2 del primo nè col 4-3-3 del secondo riesce ad imporsi. Abbastanza chiara la sua descrizione da parte del tecnico di Aquileia "ha qualità importanti, ma finchè non impara a fare le giocate nelle zone giuste del campo non posso schierarlo". Via a un altro prestito dunque. È all'Estoril che le cose cambiano. Il campionato portoghese è meno severo con i giocatori leggeri e a cui piacciono le giocate da funamboli, Lucas trova spazio fin da subito e un po' alla volta riesce anche a disciplinarsi tatticamente. Non riesce ad evitare alla sua squadra l'ultimo posto in classifica (con quindi retrocessione in B), ma ottiene 36 presenze, 4 gol e 4 assist. Numeri importanti per un giocatore che in terra lusitana stupisce tutti. Fioccano gli elogi e il Benfica mette gli occhi su di lui, spingendo anche sul contratto in scadenza.

L'Udinese però, viste le ottime prestazioni, in silenzio gli rinnova il contratto (non è stato diramato alcun cominicato) e lo blinda per darlo a Velazquez, in modo da valutare se possa effettivamente giunto il suo momento. Nel 4-2-3-1 del tecnico spagnolo sembra perfetto, infatti nelle amichevoli viene usato sia sulle fasce che dietro la punta e il brasiliano si muove tantissimo. Non a caso viene usato in tutte e tre le amichevoli e contro l'UFA è risultato anche decisivo, con un gran tiro dal limite che ha sancito il 2-1 finale. L'ex San Paolo dunque sembra aver raggiunto la giusta maturazione per essere utile alla causa bianconera e non c'è occasione migliore di una rivoluzione tecnico tattica per riscrivere le gerarchie.

Sezione: Focus / Data: Sab 21 luglio 2018 alle 08:00
Autore: Davide Marchiol
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