È un momento delicato per l’Udinese. Addirittura c’è chi giura che dalle parti del centro “Dino Bruseschi” si sia intravvisto qualche spettro con le sembianze di Dybala ed Higuain. Sarà forse l’avvicinamento alla festa di Halloween, sarà perché la sfida contro la Juventus incute molto timore. La Vecchia Signora spaventa paradossalmente per il momento in cui si trova: è una formazione ferita nell’orgoglio e nel morale ed ha la motivazione di ridare slancio alla propria marcia. Insomma, la squadra di Allegri si presenta al Friuli con tutte le intenzioni di non lasciar fuggire il Napoli, magari approfittando dello scontro tra i partenopei e l’Inter, seconda forza del campionato. Aggiungiamoci la serie di prestazioni non proprio esaltanti della Joya e del Pipita ed otteniamo un quadro ancora più chiaro. La Juventus è più che mai determinata a conquistare i tre punti ed a farlo in grande stile.

Tuttavia, le motivazioni non mancano all’Udinese. Bisogna dimostrare di aver superato la domenica bestiale di Firenze, con un pranzo andato decisamente di traverso ai sostenitori bianconeri. Ci si aspetta un pronto riscatto da tanti calciatori reduci da un momento opaco, come Jankto e De Paul. Serve per loro stessi e per rilanciare la squadra friulana, pericolosamente impantanatasi nelle zone pericolose della classifica. Certamente è difficile attendersi un successo netto contro i campioni d’Italia in carica, ma servirà almeno una prestazione convincente tra le mura amiche. Insomma, in questo momento andrebbe benissimo anche ripetere la bella prova della scorsa stagione che valse un ottimo pareggio. Tuttavia, servirà un’altra Udinese, decisamente più attenta e lucida rispetto a quella ammirata finora. Anche perché, contro la Juventus, il minimo errore può essere fatale.

Ne è consapevole Mister Delneri. Il tecnico friulano si trova nel momento più difficile della sua gestione. Addirittura non si esclude che una disfatta interna possa costargli la panchina. Del resto, i risultati negativi, la pressione di una sfida come quella contro la Juventus e le voci secondo cui il suo ipotetico successore, Massimo Oddo, starebbe cercando casa ad Udine, non gli hanno fatto trascorrere un sereno avvicinamento a questo durissimo week end. Non si cerca la vittoria a tutti i costi, ma un naufragio come quello ammirato sul prato dell’Artemio Franchi sancirebbe forse la rottura tra la società bianconera e l’allenatore dopo appena un anno. Un ritornello divenuto noto negli ultimi anni dell’Udinese.

Dicevamo che non si può pretendere un successo su una corazzata in questo momento della stagione. Verità sacrosanta. Tuttavia, non si può non ripensare all’ultimo successo dei friulani ai danni dei campioni d’Italia: era il 23 agosto 2015 e l’allora banda Colantuono fece razzie a Torino grazie ad un guizzo di Thereau. Già, Cyril. Evidentemente è destino che questa settimana travagliata continui a riproporlo nei pensieri dei tifosi bianconeri tra passato e presente. Max Pezzali con gli 883 cantava: “Nessun rimpianto, nessun rimorso”. Ecco, in serate come quelle che sta attraversando l’Udinese, diventa difficile pensare di non aprire ai fantasmi ed ai ricordi, anche solo per rimpiangerli un po’, sperando che la tempesta passi. Possibilmente senza l’ennesimo cambio di timoniere.

Sezione: Focus / Data: Sab 21 ottobre 2017 alle 08:00
Autore: Federico Mariani
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