In vista playoff, ovviamente. Una vittoria in casa del Kleb Ferrara permetterebbe ai bianconeri di coach Lino di raggiungere quota 28, a quattro punti (secondo me) dalla quota necessaria per assicurarsi un piazzamento in post-season.

Ma la gara non è affatto scontata: inutile far affidamento sull’enorme differenza fra le due squadre vista all’andata, quando Udine prevalse nettamente 89-64 ma in particolare demolì la formazione ferrarese. In quella gara Erik Rush, quarto nelle statistiche globali della propria squadra, non fece nemmeno un minuto; e poi era il Kleb Basket di Martello, il nostro Alberto Martelossi giubilato tre settimane fa a beneficio del suo ex-assistente, quell’Andrea Bonacina che ha avuto il merito di fornire la scossa necessaria a far risalire gli estensi. Piccolo inciso: non mi è piaciuto l’atteggiamento del vicepresidente ferrarese, il quale prima definisce Alberto ‘persona degnissima’ salvo dieci parole dopo addossargli tutte le responsabilità del caso, quasi i giocatori fossero state vittime di questo moderno Landru. Un abbraccio a Martello, che dall’alto della sua esperienza sa che le cose vanno così. Dopo Mantova avrei sperato in una rivincita, peccato.

Settimana scorsa Ferrara ha dato 33 punti alla Dinamica Generale Mantova; mercoledì è passata a Ravenna, dove due settimane fa Udine ne ha presi 23: insomma c’è di che stare attenti.

Ma se il rispetto per la formazione di casa è atteggiamento da tenere, Udine non la deve temere: la GSA è una bella squadra che ha passato un momento di flessione piuttosto pesante ma dopo due vittorie (una da schiaffi, una bella e netta) è tempo di conferme.

L’A.P.U. deve far valere i centimetri di Ciccio (sperando abbia recuperato in toto) e Chris contro quelli di Fantoni ma soprattutto di Mike Hall, che all’andata combattè quasi da solo, da fuori e da sotto; ci vorrà difesa intensa contro l’anima ferrarese, quel Cortese che ne mette quasi 18 a gara;  in attacco chiedo ancora di girare la palla con pazienza, tanto chi nasce tondo non muore quadrato e Udine, modesta nelle percentuali da oltre l’arco, deve alternare con saggezza le conclusioni alte e basse sfruttando le proprie bocche da fuoco, soprattutto un Mortellaro a cui un’indiscussa professionalità sta concedendo una stagione ad altissime frequenze.

Ferrara segna moltissimo (quasi 80 punti a gara), quindi ancora una volta la difesa, griffe della formazione di Lardo, dovrà fare la differenza; importante sarà inserire sempre meglio negli ingranaggi bianconeri il Bush, mercoledì eccellente nel primo tempo, meno nella ripresa.

Piccolo inciso: ho letto qualche commento alla gara contro Orzinuovi in cui si stigmatizzava l’anarchia d’attacco di Franko. Avviso ai naviganti: Bushati è stato preso anche e soprattutto per questo. Inutile firmare un soldatino: una rosa già eccellente può essere implementata solo con un giocatore di livello, esperienza e autostima, necessaria per prendersi dei tiri ignoranti. Quei tiri che Udine (formazione estremamente disciplinata) aveva forse da Poltroneri in B, ma da nessuno nell’attuale rosa. E Bushati, secondo me, risponde perfettamente a questo identikit.

Palla a due alle 18 di domenica pomeriggio; per me saranno le 12, ora dell’aeroporto La Guardia dove mi starò imbarcando per Cleveland. Scoprirò il risultato quando atterreremo. Sperando ovviamente ci porti in paradiso.

Sezione: Focus / Data: Dom 11 febbraio 2018 alle 10:49
Autore: Franco Canciani
vedi letture
Print