Nell'immediato prepartita di Udinese-Juventus praticamente tutti, tifosi e giornalisti, temevano la potenza di fuoco della Vecchia Signora, con Allegri che, visto che i punti persi per strada erano già diventati troppi, ha deciso di mettere da subito in campo tutta la potenza di fuoco di cui dispone. Cuadrado, Dybala e Mandzukic dietro all'unica punta Higuain. Con il mercato di adesso, qualcosa come duecentocinquanta milioni di euro d'attacco (l'ex Palermo viene valutato lo sproposito di 120 milioni, il Pipita è stato pagato poco più di 90, Cuadrado è costato intorno ai 25 e Madnzukic è stato pagato 21). Un attacco da paura, che l'anno scorso ha fatto faville e quest'anno ha nella Joya il capocannoniere. Temere un reparto d'artiglieria del genere è normale... peccato che la partita l'abbiano decisa altri. Certo, gli attaccanti sono entrati nelle azioni, ma a fare la differenza sono stati altri.

Pronti via e l'Udinese parte aggressiva, cattiva, come mai la si era vista quest'anno (ma perchè sempre in partite considerate impossibili ci svegliamo?) e passa addirittura in vantaggio grazie alla testardaggine di Maxi Lopez e Perica. La Juventus non sembra la squadra che ha vinto sei scudetti di fila e non c'è odore di impresa, ma la sensazione è che si possa fare bene. Sull'autogol balisticamente impeccabile di Samir sorvoliamo, anche se su quanto fosse con la testa sul campo si potrebbero scrivere svariate parole, poi una Juve non partircolarmente brillante trova il vantaggio: buco sulla sinistra (qualcuno si dimentica di andare ad aiutare Samir, non facciamo nomi...), Cuadrado crossa, Alì Adnan si addormenta e ad inserirsi è.... Higuain? No, Khedira, il giocatore deputato a recuperare i palloni in casa torinese. Pazienza, un gol da un centrocampista può capitare e che la difesa friulana abbia cali di concentrazione è ormai arcinoto.

Secondo tempo, l'Udinese trova il meritato pareggio con Danilo. Poi blackout. Calcio piazzato, Dybala calcia, sulla palla ci va Rugani che sorprende Danilo e Hallfredsson, andando ad insaccare il gol che deciderà fondamentalmente la partita. Di nuovo assist di una delle bocche di fuoco principali dell'avversario e gol invece di un giocatore che non ti aspetti. Qualcosa nel sistema difensivo non quadra. Al 60' la conferma: di nuovo punizione, di nuovo Dybala, di nuovo Rugani, che stavolta però spizza per Khedira, che scarica in rete la sua doppietta (era dai tempi dello Stoccarda che non ci riusciva). Assist di un finalizzatore, gol di un giocatore che dovrebbe pensare più a difendere che attaccare, in teoria. Che qualcosa non quadri credo si possa dichiarare apertamente.

Non basta però, perchè nel finale Khedira sente che la serata è giusta, parte all'attacco, sono tutti impegnati a marcare altri e lui ha tutto lo spazio che serve per sparare un diagonale nell'angolino. Tripletta di uno dei due mediani della Juventus, gol dell'attacco? Zero. Chiude in bellezza Pjanic con una conclusione deviata. Ora, prendere gol è normale e prendere sei reti da questa Juventus con questa difesa forse era addirittura prevedibile... ma non è possibile che a portarsi a casa il pallone sia un mediano, vuol dire proprio che le marcature sono state errate, specie se i gol decisivi li hai presi da piazzati. Delneri non scende in campo e non ha troppe colpe sul disastro che sta succedendo, ma che qualcosa non funzioni a livello struttrale in difesa è evidente, non si può incolpare solo i cali di concentrazione (solo il Benevento ha fatto peggio e di poco, un gol incassato in più). In conferenza stampa si è parlato della possibilità di passare a una difesa a uomo sui calci da fermo. La zona pura non la usa più nessuno, si fa quasi sempre una mista, con alcuni a zona e altri a prendere gli uomini pericolosi... se quasi tutti hanno fatto un cambio del genere un motivo ci sarà. Di sicuro non è solo un problema mentale, perchè sennò un mediano può bucarti una volta, in un calo di concentrazione, e non tre volte... 

Sezione: Focus / Data: Lun 23 ottobre 2017 alle 13:00
Autore: Davide Marchiol
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