Le grandissime preoccupazioni sbocciate subito dopo l'infortunio grave subito da Kevin Lasagna nella trasferta di Torino hanno avuto purtroppo conferma sabato contro la Roma, gara nella quale nonostante a mio avviso un'ottima prestazione di fronte alla terza squadra del campionato è mancata proprio la cattiveria sottoporta e il cinismo necessario per uscire indenni dalle sfide contro grandi squadre come la Roma di Di Francesco. 
Alla Dacia Arena è toccato a Stipe Perica sostituire Kevin Lasagna come riferimento offensivo e sinceramente, peggio di così non poteva fare, toccando pochissimi palloni al cospetto di due grandi difensori come Manolas e Fazio, sbagliando spesso anche movimenti banali per un centravanti che milita in Serie A, cercando spesso la profondità quando invece sarebbe stato più opportuno fornire un appoggio semplice ai compagni per far salire la squadra. Ma l'errore che ha letteralmente condannato la sua prestazione il croato lo ha commesso ad inizio ripresa, quando solo davanti ad Alisson non è riuscito a superarlo sparando addosso al brasiliano in uscita bassa divorandosi il gol che avrebbe sicuramente cambiato la partita e, perchè no, magari anche la sua stagione.

Quella di sabato per Stipe doveva essere la grande occasione per dimostrare a tutti che in Serie A uno come lui può starci e che può essere lui il titolare di questa squadra, ma la sua partita è stata quasi disastrosa, Fazio e Manolas non hanno avuto alcun tipo di problema a contenerlo e forse proprio la prestazione contro i giallorossi ha fatto vedere che il croato non può essere considerato un attaccante pronto per giocare in Serie A; nessuno vuole buttare la croce addosso ad un ragazzo encomiabile dal punto di vista dell'impegno e dell'attaccamento alla maglia, il quale complice l'assenza di Kevin avrà anche altre occasioni per mettersi in mostra, ma forse la partita contro la Roma ha fatto capire che Stipe di polenta deve mangiarne ancora tanta, specialmente dal punto di vista tecnico, perchè in tre anni sotto quell'aspetto non è mai cresciuto.
Per Oddo quindi i problemi non sono finiti, oltre a Perica in attacco è rimasto il solo Maxi Lopez, starà al tecnico ex Pescara  estrarre il cosiddetto coniglio dal cilindro per risolvere il grande problema offensivo della sua Udinese, che come il campo ha dimostrato, non può essere risolto dal povero Perica.

Sezione: Focus / Data: Lun 19 febbraio 2018 alle 18:00
Autore: Stefano Fabbro
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