Dov’è finito Rodrigo De Paul? Che fine ha fatto lo splendido giocatore ammirato solamente un mese fa? È un interrogativo che si è posto il popolo friulano, preoccupato dal calo di rendimento del talento argentino classe 1994. Le ultime partite sono risultate piuttosto complicate per lui. Fuori forma, prevedibile e lento nei movimenti e nel pensiero di gioco. Forse, è solamente un momento di appannamento, coinciso con la crisi di risultati della squadra. Forse, anche Rodrigo sente un minimo di pressione per le aspettative derivanti da quell’ingombrante numero 10 che porta sulle spalle. Forse, c’è di mezzo pure un discorso prettamente tattico.

Dove può fare la differenza De Paul? Inizialmente il ruolo di trequartista sembrava calzargli bene e far risaltare il suo dribbling e la sua visione di gioco panoramica. Eppure le ultime incertezze hanno minato anche questa certezza. Dunque è più opportuno riportarlo sulla fascia, come esterno offensivo? Si tratterebbe di un zona di campo già battuta negli anni scorsi, quando Rodrigo faceva grandi cose al Racing Avellaneda. E questo spunto potrebbe essere ripreso dal tecnico Luigi Delneri nel match di domani contro il Pescara. Stavolta l’argentino dovrebbe andare a comporre un tridente insieme a Cyril Thereau e Duvan Zapata. È una decisione che rispecchia la volontà dell’allenatore di giocarsi a viso aperto la sfida salvezza contro gli abruzzesi guidati da Massimo Oddo e, allo stesso tempo, è un modo per provare a capire come valorizzare De Paul.

Per Rodrigo è un’occasione molto importante da sfruttare. Deve ritrovarsi e trascinare l’Udinese, smentendo le critiche derivanti dall’ultima trasferta, quando un suo intervento falloso provocò il rigore vincente per la Juventus. È stato decisivo, ma in negativo. Adesso bisogna svoltare. L’argentino ha la classe ed il talento sufficienti per farlo. Quel tocco di palla da predestinato non può tradirlo ora. Deve ritrovarlo. E, se ritornerà il vero De Paul, tutta l’Udinese potrà sognare una stagione molto più serena.
 

Sezione: Focus / Data: Sab 22 ottobre 2016 alle 09:00
Autore: Federico Mariani
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