Sono stagioni di transizione quelle che sta vivedo l'Udinese dopo le grandi stagioni targate Guidolin. A Il Gazzettino, l'ex capitano dei bianconeri, Alessandro Calori, ha detto la sua riguardo alla "rinascita" che i tifosi bianconeri si attendono: "È ora di pensare ad una nuova ossatura e dovrà essere italiana. Ci sono giocatori che a Udine hanno dato tanto, e ora bisogna ricominciare a programmare. Il leader dovrà essere italiano. È un fatto di cultura, non si capisca male. Un giocatore italiano, che conosce la serie A, può guidare il gruppo verso l'ambientamento in una città come Udine.

Il gruppo di connazionali aiuta a legare e costituisce quel senso di appartenenza che oggi forse manca un po’ nell'Udinese che conosciamo. La strada che vuole tracciare la famiglia Pozzo porta a far sognare. La proprietà vuole crescere, ma per farlo dovrà affidarsi ad uno zoccolo duro che oggi non c'è. E per crearlo non basteranno sei mesi, ci vorrà molto di più. Balic? L'Udinese dovrà mettere a segno altri colpi del genere, per tornare ad essere quella grande scopritrice di talenti che conoscevamo".

Sezione: Focus / Data: Gio 11 febbraio 2016 alle 12:00
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @FDigilio
vedi letture
Print