Ai microfoni di Tuttomercatoweb, Valerio Bertotto è abbastanza chiaro sulla situazione dell'Udinese. “Nove sconfitte di fila sono un segnale preoccupante. Un segnale che qualcosa non va”.


Anche l'ex capitano però non sa darsi spiagazioni precise: “Bisognerebbe stare dentro la realtà per comprendere i motivi di determinate situazioni. Una serie così negativa va interrotta, la ferita sembra che non si rimargini”.

Contro il Napoli è difficile che la striscia negativa si interrompa: “Prima di giocarle le partite sono aperte. Non bisogna pensare che l’Udinese perderà sicuramente. L’avversario si chiama Napoli, che deve continuare il suo cammino sperando che la Juve possa sbagliare qualcosa”.


Dopo nove giornate qualcuno è sorpreso che Oddo sia ancora al suo posto: “Evidentemente stanno valutando il lavoro di Massimo al di là dei risultati e del periodo negativo. Lui è arrivato in corsa, la situazione non era e non è facile”.


La conferma per la prossima stagione appare difficile: “Nel calcio dare tutto per scontato non è possibile. A volte le cose che ti sembrano bianche diventano nere e viceversa. L’Udinese deve fare qualche punto e chiudere questa stagione travagliata. Poi da lì bisognerà fare le analisi del caso e con grande professionalità affinché certe situazioni non si verifichino più. L’Udinese ha tutte le caratteristiche per posizionarsi in situazioni migliori”.


Ventura per il prossimo anno sembra più di un semplice nome: “Ho lavorato con Ventura all’Udinese per poco tempo. Quello è stato un anno sfortunato, sarei anche dovuto andare ai Mondiali. La storia degli allenatori è variegata, uno bravissimo magari in certi contesti non emerge e uno meno bravo riesce a fare bene. La società oggi però è giusto che lavori con Oddo. Per i discorsi futuri ci sarà tempo”

Pesa l'eliminazione dal Mondiale: “La scelta dell’allenatore per una società è importante. L’allenatore è colui che tesse le fila della stagione insieme al direttore sportivo. Crei squadra e mentalità, mica è una scelta da fare tanto per”.


Per la panchina dell'Udinese si è fatto anche il suo nome: “La mia volontà, il mio sogno, è allenare in Serie A. Non mi nascondo. Lavoro in funzione di questo. So che non è facile e automatico, ma la mia vita professionale precedente mi ha regalato e tanto e voglio che accada lo stesso adesso. Nella vita uno deve porsi degli obiettivi: se accadesse con l’Udinese sarei felicissimo”.

Sezione: Focus / Data: Mer 18 aprile 2018 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoUdinese
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