L'Udinese sembra aver toccato il fondo, la brutta sconfitta rimediata davanti ad uno stadio quasi pieno e sotto gli occhi di Zico ha scatenato la contestazione dei tifosi, la prestazione assolutamente senza mordente di domenica è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, dopo un sostegno per tutti i novanta minuti anche i tifosi hanno deciso di farsi sentire riempendo la squadra di sonori fischi e indirizzando cori di protesta verso la società. 
La piazza chiede una reazione d'orgoglio ai giocatori, di mettere in campo l'amore per la maglia storica che indossano, di smetterla di disonorare una tifoseria che più di cantare e incitare ogni partita per novanta minuti non può fare, adesso tocca ai giocatori dimostrare di tenerci, le prossime due partite sono proibitive contro Lazio e Juventus ma l'Udinese ha il dovere di affrontarle con il coltello tra i denti. 
Naturalmente nessuno si aspetta punteggio pieno nelle prossime due gare, ma almeno che gli undici che scenderanno in campo mostrino di avere un minimo di dignità perchè altre figuracce non saranno accettate.

Il mister non è privo di colpe, nel post partita della sfida contro il Sassuolo Delneri ha affermato che ai giocatori è mancato coraggio, ma il coraggio deve arrivare proprio dall'allenatore che da quando è arrivato si è affidato solamente ai soliti 13-14 elementi della rosa, senza avere appunto il coraggio di lanciare altri ragazzi giovani che sicuramente mangerebbero l'erba pur di guadagnarsi delle chance in campionato e non solo nelle inutili amichevoli del giovedì. 
La pazienza è giunta al limite, chi gioca solo per il gusto di farlo deve essere messo da parte per lasciare spazio a chi ha intenzione di sputare sangue per risollevarsi, serve mettere in campo l'orgoglio per non essere presi in giro per i prossimi due due mesi di campionato. 
 

Sezione: Focus / Data: Mar 21 febbraio 2017 alle 20:00
Autore: Stefano Fabbro
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