Un giudizio affidabile e sempre oggettivo sulla situazione dell'Udinese è, senz'altro, quello di Massimo Giacomini. Con lo torico allenatore della doppia promozione dell'Udinese dalla serie C alla serie A nel giro di due stagioni, tra il 1977/78 ed il 1979/80, abbiamo fatto un punto sul momento dei bianconeri.

Delneri ha salvato la sua panchina, ora si riparte da lui.

"Contro la Sampdoria è stata una vittoria di Delneri. Ha insistito sul 4-3-3 ed è stato ripagato da un ottimo risultato. Era una partita difficile ma l'Udinese l'ha interpretata nel modo giusto. Ha giocato con disciplina tattica, la squadra è stato corta ed ordinata e non ha mai lasciato spazi agli avversari. La Sampdoria invece è stata presuntuosa, ha fatto un palleggio sterile senza mai essere pericolosa. Quagliarella e Zapata alla fine hanno toccato due palloni. Sono stati tre punti meritati in una partita nella quale i bianconeri hanno dominato, mostrando condizione fisica, chiarezza di idee e soprattutto cambio di passo. Certo, se non avesse vinto lo avrebbero mandato via. La domanda che mi faccio però è chi sarebbe venuto al suo posto. Ballardini? Oddo? Meglio Gigi tutta la vita".

I cambi, Fofana su tutti, sono stati determinanti.

"Chi è entrato dalla panchina ha dimostrato una voglia incredibile. Fofana, Balic e pure Adnan sta migliorando partita dopo partita". 

In crescita anche Lasagna.

"Lasagna deve diventare un po' più freddo. C'è da dire però che non era abituato a giocare questo ritmo elevato, rientrando e ripartendo di continuo. Ha un bel passo e anche se non segna si rende utile per la squadra aiutando il centrocampo".

La vera sorpresa è Maxi Lopez?

"Nessuno si aspettava un comportamento così e invece l'argentino, fin dal primo giorno, si è impegnato in una maniera incredibile e questo valorizza ancora di più la sua prestazione tecnica. Con i piedi poi sappiamo tutti che è bravo. Il modo di proporsi poi nei confronti dei compagni va poi sottolineato".

Angella, titolare  e capitano. Cosa ne pensa?

Di diritto, anche vedendo i difensori che abbiamo, deve giocare. E' un difensore forte, rispetto a Danilo sbaglia meno. Con lui in campo anche il rendimento di Nuytinck poi cresce. Il fatto che Delneri gli abbia dato la fascia di capitano è una cosa giusta. E' italiano e nessuno come lui in squadra sa il valore della maglia che porta.

Scuffet invece sta attraversando un momento di difficoltà.

"Delneri lo ho tolto da una pressione mediatica che era diventata assurda. Gli sono stati addebitati anche errori non suoi, c'è da dire che quando ha giocato la difesa è stato scandalosa. Scuffet è un ragazzo di ventun anni e in una situazione del genere è normale quindi che non sia tranquillo. Delneri ora sta aspettando tempi migliori per riproporlo dal primo minuto, affidandosi in questo momento a Bizzarri che il suo lavoro lo fa molto bene. Scuffet comunque è un ottimo portiere che in prospettiva può fare grandi cose, su questo non ci sono dubbi. Purtroppo in questo inizio è stato anche sfortunato ma ha tutto il tempo per dimostrare il suo valore, deve avere un attimo di pazienza".

Dove può arrivare questa Udinese?

"L'Udinese è una squadra che ha determinate qualità per giocare per il decimo posto e non per restare ancora sul fondo classifica ad un punto dalla zona retrocessione. Questo è l'obiettivo che questa squadra può raggiungere".

 

Sezione: Esclusive / Data: Mar 03 ottobre 2017 alle 11:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
vedi letture
Print