È stato l’idolo di tante generazioni, il capitano di un’intera nazione che sollevava idealmente con lui la Coppa del Mondo nel 1982, in Spagna. Dino Zoff è rimasto un campione indimenticato, ma non tutti sanno che iniziò la sua straordinaria carriera proprio ad Udine. Tra il 1961 ed il 1963 ha fatto parte della squadra bianconera, prima di trasferirsi al Mantova. Con i friulani ha esordito in Serie A, prima della stagione in B. Ovviamente l’esperienza all’Udinese è stata molto importante per il numero 1 italiano:

“Beh certamente ha segnato l’inizio della mia carriera, anche se non è stato un periodo felicissimo per la squadra. Comunque, è da lì che sono partito. Ho esordito con l’Udinese in Serie A, ho disputato alcune buone partite. In Serie B è andata meno bene e poi sono stato ceduto al Mantova”.

Il grande Dino rivive quel periodo con lucidità ed attenzione. Ripercorre all’indietro la strada percorsa, le sue parole lasciano trasparire un tempo passato ma mai scordato dal campione del mondo 1982:

“Ho dei ricordi ben presenti. Dal lato sportivo non sono felicissimi, se non per l’esordio e per altre tre partite in Serie A, vincendo a Palermo e contro la Juventus e pareggiando con il Bologna. Direi che sono questi i ricordi più piacevoli. Ricordo anche un grande presidente come Bruseschi, che mi cedette a malincuore al Mantova, perché diceva che non ero apprezzato all’Udinese, pur avendo grandi mezzi”.

Zoff bandiera dell’Udinese. Un sogno per molti. Ma come mai non è stato possibile? E lui, se avesse potuto, sarebbe rimasto in Friuli?

“Non dipendevano da noi le trattative a quei tempi. Eravamo nelle mani delle società per cui giocavamo”.

Nonostante sia durata poco, l’avventura in bianconero è stata comunque importante, soprattutto a livello umano. È stata una vera palestra per il futuro glorioso. Lo conferma anche l’ex capitano della nazionale italiana:

“Mi ha insegnato che a volte bisogna voltare pagina ed avere fiducia nei propri mezzi. E poi, appena arrivato ad Udine, ero entrato come giovane di belle speranze. È stato un periodo felice”.

Ad Udine c’è stato posto anche per le amicizie. Zoff racconta con voce emozionata con quali compagni instaurò e visse un rapporto speciale:

“In quel periodo c’era Segato, che mi stava molto vicino. C’era Pinti, c’era Valenti, un mio conterraneo. Erano amici”.   

Sezione: Esclusive / Data: Mer 30 novembre 2016 alle 14:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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