A margine del pareggio casalingo dell'Udinese primavera in campionato, la redazione di TuttoUdinese ha raggiunto in esclusiva Sergio Marcon, ex portiere di Udinese, Chievo e Ternana tra le altre e che dal 2011 ricopre l'incarico di preparatore dei giovani portieri proprio nell'Udinese primavera. Marcon in questi anni ha visto e fatto crescere quotidianamente numeri uno del calibro di Scuffet, Meret (ora alla Spal), Perisan e Vicario (ora al Venezia). Con lui abbiamo approfondito il buon momento che l'Italia - e in particolare l'Udinese - sta vivendo con tanti portieri di talento a livello giovanile e non solo:

In questi anni l’Udinese sta lanciando tanti portieri promettenti: Scuffet, Meret, Perisan. Qual è il vostro "segreto"?
“Si, abbiamo anche Favaro che gioca in Lega Pro e Provedel che è passato da Udine. Non ci sono grossi segreti, bravi i dirigenti che hanno scoperto da piccoli questi ragazzi e bravi gli allenatori di tutte le categorie che, lavorando dai più piccoli fino alla Primavera, li hanno preparati per la prima squadra: qui lavoriamo tutti con lo stesso ideale. Io personalmente prediligo curare la tecnica piuttosto che altre cose per permettere, attraverso essa, di raggiungere oltre alla forza fisica, il modo più veloce per parare”.

Oltre alla tecnica, quanto è importante l’aspetto mentale nel giovane portiere?
“Sicuramente è una componente importante. Io penso di aver trasmesso qualcosa in questi anni, avendo vissuto da giocatore certe esperienze nel ruolo. Cerco di mettermi nei loro panni, di capirli, di dargli dei consigli. Per fortuna ho sempre avuto ragazzi intelligenti che si sono sempre applicati e che hanno messo in pratica i vari consigli. Poi è normale che loro devono possedere delle qualità per poter emergere”.

Non solo Udine, perché il movimento italiano dei portieri sta facendo emergere tanti prospetti: Donnarumma, Perin, Scuffet. Per il dopo Buffon, possiamo dire di avere le ‘spalle coperte’?
“Si adesso è il momento di Donnarumma che sicuramente sta facendo bene, è un ragazzo molto giovane con delle pressioni importanti, perché giocare a Milano non è facile. Però ci sono diversi giovani che stanno crescendo, noi qui ad Udine ne abbiamo diversi e speriamo che possano maturare al più presto e possano raggiungere livelli alti”.

Parlando di campionato, domenica 18/9 la prima squadra riceverà al Friuli il ChievoVerona. Essendo lei un doppio ex, la sentirà particolarmente?
“No no, per me sarà una partita come le altre. Non sono più giocatore, ho i panni da allenatore e sono contento di ciò. Sicuramente il Chievo è una squadra ostica, abituata a lottare, hanno certi ideali. Per l’Udinese sarà sicuramente una partita dura. Speriamo possa continuare questa serie positiva”.

Dal 2011 lei è il preparatore dei portieri nell’Udinese primavera. Il suo futuro sarà ancora qui a Udine?
“Io sto lavorando bene a Udine, ho avuto delle soddisfazioni personali, ma spero che queste soddisfazioni siano condivise anche dalla società, portando più portieri possibili a disposizione della prima squadra. Io cerco di fare del mio meglio, per il momento sta andando bene, penso che se rimarrò la società sia contenta”.

Sezione: Esclusive / Data: Ven 09 settembre 2016 alle 21:45
Autore: Joseph Lumia
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