La sigla dell'Inter è stata scritta col senno di poi. Se dovessimo scegliere una canzone per la squadra bianconera allora dovremmo indicare quella, cambiando il nome dell'Inter con quello dell'Udinese.

L'Udinese è pazza perché vince una partita che alla vigilia sembrava rappresentare una sconfitta certa. Gioca un primo tempo terribile a dir poco eppure passa in vantaggio con l'unico pallone decente passato al Panteron Zapata. Il colombiano spiega a tutti che il calo di prestazioni non era dovuto alle sirene di Napoli, ma era fisiologico, dopo tante partite lottate al 120%.

E' pazzesco che un primo tempo giocato forse peggio rispetto alle partite contro Roma e Lazio sia finito in vantaggio per un gol a zero. The Young Pope Karnezis ci aveva messo molte pezze e a testimoniare la pazzia di questa squadra bianconera ci mettiamo anche un Santo Danilo che aveva iniziato il campionato che peggio non si può, e che nelle ultime due partite ha segnato un gol al 93esimo e ha salvato un gol sulla linea di porta, gesti parimente importanti.

E' pazza l'Udinese perché il peggior giocatore in campo, Monsieur Thereau, si sveglia tutto a un tratto e confeziona prima un assist magnifico (dei due giocatori passa a quello più libero e con un ottimo tiro a rientrare), poi chiude la partita con un gol da prima punta navigata (alla Totò, permettetemi...).

E' pazza perché Delneri sembra sbagliare i cambi, ed invece la formazione cresce di carattere, il gioco di intensità. Più muscoli, più semplici, più contropiedi.

L'Atalanta può poco e così abbiamo già i punti che mi aspettavo di avere, più o meno, alla fine del girone di andata. E' incredibile cosa possa fare questa Udinese con la difesa inventata da Iachini (diamo a Cesare quel che è di Cesare) e la fase offensiva di Delneri. E ricordiamoci che in panchina sedeva ancora De Paul, autore di una buona prestazione contro il Bologna, e che Perica anche quest'oggi è entrato ed ha sfiorato il gol: più sfortuna che imprecisione.

Fare l'editorialista è facile quando si perde, è chiaro vedere colpe, ma è bellissimo quando un allenatore fa cambi che non avresti mai fatto e vince una partita giocando un secondo tempo in crescendo, alla fine sontuoso. Se Guidolin era il nostro Giulio Cesare, Delneri potrebbe diventare un Ottaviano eletto Augusto. Grandissimi Widmer, Danilo, Zapata, Thereau e bravi gli altri, bene Fofana e Kums nel secondo tempo, bene anche Matos. Ottimo Jankto, entra e capisce subito a chi deve lanciare il pallone.

Che dire, che aggiungere? Nulla, ha fatto tutto lui, Gigi da Aquileia. A noi non rimane che andare allo Stadio Friuli, domenica prossima, e tifare a squarciagola. Troppe volte, negli ultimi anni, abbiamo buttato via occasioni con le ultime in classifica. Questa volta non si può! Lotta, e ti ameremo, pazza Uduinese!

Sezione: Editoriale / Data: Dom 11 dicembre 2016 alle 17:13
Autore: Giacomo Treppo
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