Quella di oggi è la vittoria perfetta. La vittoria perfetta perché fuori casa per uno a zero. La vittoria perfetta perché i giocatori dell'Udinese, fino al gol di Behrami, avevano gli occhi della tigre. La vittoria perfetta perché un nostro difensore ha preferito prendersi un cartellino piuttosto che regalare il contropiede come a Roma. La vittoria perfetta perché la squadra ha sofferto fino alla fine, come deve fare chi indossa la maglia dell'Udinese e la bagna di sacro sudore!

Ci mancavano i due terzini titolari, Behrami tornava da un infortunio, Jankto è in flessione e Fofana non ha ancora novanta minuti nelle gambe. Ma l'Udinese ha sopperito con la voglia, la determinazione, la disciplina tattica e, finalmente, la mancanza di errori individuali. Se potessi darei la palma del migliore in campo a Samir, che si è preso un rosso piuttosto che lasciare un contropiede al Genoa dopo che a Roma avevamo preso due gol per mancanza di furbizia. Forse era più giusto il giallo, ma Pairetto ha diretto talmente bene la gara che mi fido del suo giudizio odierno.

Dopo un mattinata al pronto soccorso a causa della mia povera e vecchia schiena, imbottito di antidolorifici e pure valium (molto meglio un bicchiere di rosso) ho guardato il primo tempo registrato e il secondo in diretta. Nella mia mente si affollavano ancora pensieri extra calcistici: in Friuli ieri sera dovrebbe aver suonato un gruppo nazi, e questo rappresenta una grandissima vergogna per la mia terra e per chi la amministra e dirige, a qualsiasi livello. Il mio pensiero, ancora una volta, va a tutti gli ebrei che vennero deportati, in un calcio non meno colpevole che non sa punire come dovrebbe la curva della Lazio.

Oddo ha appena detto che il nostro primo tempo è stato bruttissimo. Non per me. Gli vorrei raccontare che qua a Udine, negli ultimi cinque anni, il brutto è stato ben altro! Certo, meglio nel secondo tempo, bravissima l'Udinese a leccarsi le ferite dopo l'espulsione … ecco, parla Marocchi e mi viene voglia di disdire l'abbonamento Sky, abbiamo meno punti di quelli che ci meritiamo? In che mondo, in che galassia, in che universo?... i nostri avevano il punto debole sulla destra dove Larsen e Fofana non riuscivano a fare muro contro gli avversari e sono arrivati mille cross e più nella nostra area, ma sia Danilo, che gli altri difensori sono stati ottimi. Benissimo Angella che è entrato e ha portato tanta legna al nostro sacro fuoco.

Perché mi è piaciuta l'Udinese? Perché oggi non ho visto colpi d'effetto, giocate da chi si crede un grande giocatore e vuole mettersi in mostra. Oggi ho visto diligenza, un'arte sconosciuta fra chi ha indossato la maglia bianconera negli ultimi anni, se non in un Udinese Juventus con Stramaccioni in panchina, impattammo una gara preparata bene e giocata meglio. E così sono qua a commentare il duo Jankto Pezzella dove il difensore italiano ha rappresentato un paradosso da insegnare alla squadra come esempio virtuoso. Non ha fatto un colpo importante che fosse uno, sempre esecuzioni semplici, eppure non ha sbagliato nulla e dalla sua parte non sono passati mai. Bravissimo il giocatore ceco che ha fornito una prestazione difensiva eccellente e anche qualche bel contropiede.

E poi lui, il nostro faro, il “capitano” Behrami. Con lui in campo il centrocampo gira, sempre e comunque perché lo svizzero ha l'esperienza e la saggezza tattica che aveva Sensini, sicuramente con qualche mezzo in meno, ma attualmente per noi è irrinunciabile. Quando avrà i novanta minuti nelle gambe, quando sarà recuperato anche Fofana, allora potremo vederne delle belle. La condizione non esaltante faceva sì che spesso mantenessimo un baricentro fin troppo basso, ma se togliamo una bellissima parata di Bizzarri e una traversa di Galabinov sulla quale comunque il portiere nostro c'era, il Genoa non è mai riuscito a superare la nostra linea di trincea.

E così per la prima volta nella gestione Oddo facciamo una partita forse bruttina a livello estetico, ma di sostanza, di tattica, di diligenza e di voglia. Mi pare impossibile gioire per quello che dovrebbe essere scontato in una squadra, ma mister, credimi, da queste parti la situazione era tragica, tragica davvero.

Chiudo dicendo che se bisogna sentire commenti del tipo “Behrami non è un regista e questo penalizza l'Udinese” preferirei le gare senza commento, oppure sentire la bella voce di una brava cronista che racconta le partite di serie B, ieri Pro Vercelli Ascoli, e che pare capire di calcio più di tanti cosiddetti “esperti”. Fatto sta, caro mister Oddo, scusami se ti do del tu ma abbiamo quasi la stessa età, che oggi come non mai noi siamo davanti alla Fiorentina, e chi tifa Udinese sa cosa significhi, specialmente dopo questa estate...

Fuarce Udin, fuarce Udin, fuarce Udin!!!!

 

 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 28 gennaio 2018 alle 17:35
Autore: Giacomo Treppo
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