La parte migliore dell'Udinese non è la squadra (e ci mancherebbe altro), non è la dirigenza ne tanto meno la stampa locale o nazionale che mentre Di Natale era fuori formazione pareva essersi scordata di cosa Totò aveva fatto negli ultimi 12 anni. La parte migliore dell'Udinese non sono io, tifoso da distinti che mi faccio 700 km per andare a Udine a vederli giocare anche contro il Chievo o il Cesena (l'anno scorso). Che durante la partita tifo come un matto e alla fine me ne vado via arrabbiato o felice. La parte migliore dell'Udinese non è De Canio, che fino alle 18.00 di questo sabato aveva fatto un mezzo miracolo. Non è Pozzo, ne il padre ne il figlio.

La parte migliore dell'Udinese è una curva che mentre si va in serie B canta a squarciagola e tifa per la squadra fino al novantesimo. L'arbitro fischia per tre volte, ogni fischio per due gol subiti (perché ne abbiamo subiti sei, sei!), e loro continuano a cantare. Poche domeniche fa li avevano apostrofati come incivili, facinorosi, per quattro parolacce, qualche bestemmia in più e delle pacate critiche a una squadra che ne meritava ben di peggiori. Ma qua, a Udine, queste cose non succedono. Si è scandalizzato anche quello là, quello che fa battute razziste sugli africani, sugli ebrei e sulle calciatrici. Loro zitti e avanti. A tifare.

Quando andavo a vedere le partite nel vecchio Friuli, quello che disperdeva i decibel, non li sentivo mai. Ma cantano? con il nuovo stadio sì, li sento, lo so che loro ci sono. Non sarò mai uno della curva, troppo individualista, troppo anarchico nel tifare e troppo attento alla disposizione tattica per vedere una partita da là, ma stasera la parte migliore dell'Udinese sono loro. Non serve commentare la partita, De Canio, Thereau o Edenilson. Ne Giarretta o Pozzo. Stasera le parole, le mie umili parole di mona che segue il calcio con cuore e passione, sono tutte per loro. Per il loro ricordo bellissimo, semplice e magnifico, che hanno fatto prima della partita. Quasi quarantanni fa il Friuli tremò, la squadra in campo è stata ferma...

Magari andremo in B, ma con l'onore della parte migliore dell'Udinese!

 

 

 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 30 aprile 2016 alle 20:15
Autore: Giacomo Treppo
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