Il calendario peggiore è quello che acuisce i limiti di squadra. E' di pochi giorni fa la formulazione delle trentotto giornate di serie A 2015/16. Mister Colantuono ha detto le solite frasi di rito, ma se andiamo bene ad analizzare l'evolversi delle partite che si susseguono noteremo che questa stagione presenta molte insidie.

L'ANALISI – usiamo due metodi di analisi, entrambi basati sull'ultima stagione. Secondo il primo metodo dividiamo le squadre in tre fasce in base alla forze delle compagini. Nella prima consideriamo Juventus, Roma, Lazio, Napoli, Milan, Inter e Fiorentina. Nella seconda Genoa, Sampdoria, Palermo, Torino, Sassuolo ed Atalanta. Ed infine la terza, con Frosinone, Bologna, Chievo, Verona, Empoli e Carpi. L'altro metodo è puramente temporale, ne parleremo oltre. Si potrebbe mettere Chievo nella seconda e Atalanta nella terza, ma penso che Reja dia garanzie maggiori alla squadra bergamasca.

ANDATA – L'Udinese, nella passata stagione, ha mostrato la sua forza con le squadre di fascia 2. Ha racimolato pochissimi punti con le squadre di prima fascia e ha letteralmente dilapidato un patrimonio di punti con le squadre minori, della terza fascia. Ebbene, nel girone d'andata i bianconeri giocheranno al Friuli solo contro Milan e Inter. Le altre big verranno affrontate fuori casa. Sarà proibitivo fare punti con queste squadre, ma almeno (tutto si equilibra) affronteranno fra le mura amiche cinque squadre su 6 della seconda fascia, proprio quella che l'anno scorso ha dato il maggior bottino in termini di punti (solo il Torino verrà affrontato fuori dalla regione). Le squadre della terza fascia, invece, determinano un 4 a 2 per le partite fuori casa. Possiamo considerare il calendario dell'andata tutto sommato soddisfacente.

RITORNO – il problema arriverà nel ritorno. Sappiamo benissimo che l'Udinese, una squadra giovane e con poco attaccamento alla maglia da parte di molti “futuri campioni”, subisce dei cali di tensione contro le piccole, quelle squadre che lottano per non retrocedere. Nel ritorno l'Udinese giocherà fuori casa gli incontri che l'anno scorso vinceva facilmente; giocherà in casa le partite dove più difficilmente conseguiva il risultato. Tanto più che un girone d'andata senza una posizione di classifica positiva (limite zona Europa) potrebbe ulteriormente abbassare gli stimoli. Lascio perdere il discorso sull'opportunità di mandare giovani italiani motivati a farsi le ossa altrove per lanciare giovani stranieri con la valigia in mano. Quello ormai è un dato di fatto, un perseverare nell'errore. Ma andiamo a considerare il calendario del ritorno partendo dalla passata stagione. Affronteremo in casa 5 su 7 delle big (Inter e Milan fuori casa), 1 su 6 delle squadre con cui abbiamo più facilità a fare punti e ben 4 su 6 delle squadre minori, quelle che l'anno scorso hanno determinato una stagione fallimentare. Il rischio di un crollo è alto.

IL MORALE – E' ovvio che bisogna partire bene, concludere un buon girone di andata per avere il morale alto, sperando che un traguardo europeo possa motivare tutti a non mollare. Diciamo che sarebbero necessari almeno 28 punti, fattibili se Colantuono saprà tenere alta la tensione. Solo così l'Udinese potrà affrontare il girone di ritorno sperando di vincere qualche scontro interno con le big e di mettere in campo un bel po' di sudore (quello che è mancato) contro le squadre che lottano per la salvezza.

COLANTUONO - Il morale, si sa, deriva dai risultati. I risultati derivano dalla squadra e dall'allenatore. Sta a lui cambiare marcia rispetto all'anno scorso. Non tanto contro le big, quanto contro le squadre di terza fascia. Nel girone d'andata sarebbe opportuno fare almeno 10 punti su 6 incontri, e poi giocarsela nel ritorno, con quattro partite in casa ampiamente abbordabili. E' basilare non dissipare un tesoretto come l'anno scorso, pena l'ennesimo campionato sottotono, per non dire fallimentare. Per fare questo occorre mentalità & lavoro. Se sulla sponda del lavoro Colantuono ha un ottimo pregresso per il quale possiamo fidarci, per ciò che riguarda la mentalità sarebbe bello tornare al “bisogna fare prima possibile quaranta punti”, versione matura di quel “bisogna fare quaranta punti” che ormai sta a Udine come un vestito stretto.

L'INVERNO DI NAPOLEONE – C'è un altra analisi da considerare, quella temporale. Da novembre a febbraio le squadre determinano la fortuna o la sfortuna di una stagione. L'Udinese, nella passata gestione Stramaccioni, incappò in una emorragia di punti peggiore di quella accaduta a Marino, nell'ultimo anno sulla panchina friulana. Ebbene, affronteremo, in questo diabolico lasso di tempo, 17 squadre delle quali 8 fuori casa e 7 in casa. Se incrociamo calendario e fasce, otteniamo una distribuzione paritaria fra big, nostre comprimarie e piccole. Affronteremo in casa Inter, Juve e Lazio; per il resto è un micro calendario che non determina difficoltà particolari. Sarà basilare avere una buona condizione fisica ed arrivare a novembre con un buon bottino di punti.

NAZIONALI – chiudiamo con il nostro tallone d'Achille, le partite susseguenti agli impegni nazionali. Qui sembra che la dea bendata ci abbiamo voluto dare una mano. Gli impegni saranno quattro: fuori casa contro Lazio e Napoli (partite di per sé già proibitive), in casa con la Sampdoria ed ancora fuori casa contro il Verona. Perdere punti contro le big non è un problema per arrivare in zona Europa. La Sampdoria avrà il nostro stesso problema (giocatori in giro per il mondo), il Verona è l'unica squadra alla quale regaleremo un calo di tensione. Sarebbe bello non fare figuracce nel derby...

Quello che a prima vista può apparire come un calendario qualunque, è in realtà un succedersi di partite secondo un percorso che determinerà non poche difficoltà. Per disinnescare questa bomba, occorre un buon lavoro atletico e una mentalità che tenga alta la tensione. Guidolin predicava una sana paura e veniva sottovalutato. Colantuono e la società faranno tesoro degli errori dell'ultima stagione e renderanno un punto di forza quello che era il punto debole (gli scontri contro le squadre salvezza)? Buon campionato a tutti

Sezione: Editoriale / Data: Ven 31 luglio 2015 alle 09:00
Autore: Giacomo Treppo
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