Fra tutti gli avversari che potevamo incontrare in Coppa Italia, l’Udinese trova la più ostica, il Frosinone che non ha centrato la promozione per un soffio (un gol di Ceravolo al 93simo la ha condannata ai Playoff). L’Udinese, con le gambe imballate per buona parte delle amichevoli, ha mostrato una buona scioltezza contro gli olandesi sabato scorso. Segno che ora si fa sul serio.

Le amichevoli danno segnali importanti per il campionato, ma non bisogna mai giudicare dai risultati. L’Udinese di Zaccheroni non vinse molte partite prima dell’esordio in serie A, ma mostrò parte di quel gioco che il tecnico romagnolo avrebbe poi fatto ammirare a tutti i tifosi friulani, nonché a Torino e Parma, spettatori e vittime di due partite che aprirono e chiusero il campionato, nella stagione successiva.

La difesa è, per propria natura, una specie di domino, se cade una pedina è facile che cadano anche le altre. Qua i movimenti e il rispetto delle consegne sono basilari. Abbiamo visto varie volte i bianconeri essere presi se non in contropiede, di sicuro spiazzati. Ne ha pagato spesso le spese Scuffet. Quest’anno Danilo ha perso un compagno di sicuro affidamento, forse la vera colonna portante della difesa nella scorsa stagione, al secolo Felipe. Ma Angella ha mostrato nella passata stagione di poter ben rimpiazzare il brasiliano e, sempre l’anno scorso di questi tempi, Danilo non partì certo in quarta, ma con prestazioni negative che poi vennero cancellata da una continuità di rendimento costante. Per quello che riguarda Scuffet ed eventuali errori non mi preoccupo: sono fisiologici nella crescita di un portiere che è stato in panchina troppo a lungo e che è “l’ultima pedina del domino”. Quello che conta, a livello difensivo, è il frangiflutti davanti alla difesa. La mancanza di Hallfredsson si fa sentire eccome. Il centrocampo dell’Udinese è pieno di qualità ma necessita anche di una quantità, di lavoro sporco, di ignoranza calcistica (per dirla alla Cosmi). Più che un’ala che possa sostituire De Paul (abbiamo Widmer) io cercherei sul mercato un mediano di sostanza (Crisetig?)

L’attacco non ha dato problemi, anzi! Lasagna sta mettendo in mostra le sue potenzialità e Perica ha fatto un buon precampionato. Sul capitolo gol sbagliati possiamo soprassedere in quanto giocatori di fisico importante entrano in condizione dopo. Ho come l’impressione che il campionato regalerà soddisfazioni. Il problema, purtroppo, sta nel fatto che Bajic è arrivato a preparazione in corso, e che Perica si è infortunato mentre si punta su velocità e aggressività. Chi troppo tardi e chi rimarrà in ritardo sui compagni.

Affrontiamo un Frosinone con un duo d’attacco che potrebbe tranquillamente giocare in serie A, Ciofani e Dionisi, con una squadra (quella bianconera) a cui manca una pedina a centrocampo e con un attacco non ancora rodato. Ma non ci sono alibi quando si giocano partite secche. L’Udinese di Iachini si presentò nel peggiore dei modi, perdendo dallo Spezia di Di Carlo. L’Udinese di Del Neri non può permettersi lo stesso fallimento. Sabato inizia la stagione, si inizia a fare sul serio e non sono tollerate amnesie o cali di tensione. La partita contro il Frosinone vale molto, perché uscire dalla Coppa Italia anche quest’anno, senza nemmeno mostrare un po’ di impegno per portare a casa il trofeo tanto agognato, che manca all’Udinese targata Pozzo, sarebbe un peccato imperdonabile.

 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 08 agosto 2017 alle 18:04
Autore: Giacomo Treppo
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