Evviva i bidoni, i vecchi derisi, i William Munny dimenticati da tutti. Evviva i corridori della serie B, fuori ruolo, fuori posizione, ma che si fanno un mazzo manco fossero Gattuso ai tempi d'oro. Evviva i panchinari che vanno in campo con la fascia da capitano e giocano meglio dei brasileiro.

Evviva l'Udinese saggia e ben allenata. Parte contratta, ogni volta che la palla è in difesa si spazza, mai fare gioco, mai passaggi nello stretto. Comandano due come Behrami davanti e Angella dietro, piedi grossi e cervello fino. Fino al sacrosanto rigore che solo un giocatore come Maxi Lopez, ex Barcellona, mai come stasera ex Barca, può prendere.

Abbiamo vinto 4 a 0 e loro hanno fatto un solo errore, il primo rigore regalato da Puggioni. Poi in campo solo noi, e ringrazino l'arbitro Fabbri, lasciatemelo dire, non è da serie A, che ha evitato di mostrare ai blucerchiati almeno altri tre cartellini gialli. Li abbiamo superati sulla velocità, sulla grinta, sull'attenzione.

Evviva i bidoni con le lavatrici sulla pancia. Povero Mihajlovic, gli fischieranno le orecchie. E ringrazi che qua ha vinto una partita che se la giochi altre cento volte non la vinci più. All'Udinese mancava questo, la fase difensiva, solo questo. C'erano i gol, c'erano i cross, c'erano le azioni d'attacco: lo dicevano i numeri e i numeri non mentono. Non mentono quando parlano di gol presi, di presi nella prima mezzora e non mentono quando parlano di azioni d'attacco e tiri in porta.

Dove è nata questa vittoria: è nata dall'umiltà di un Angella che gioca meglio di Danilo, inutile girarci intorno. Angella è pratico e combattivo e si vede lontano chilometri che Nuitynck ne beneficia, si sente più sicuro al suo fianco. Il gigante pelato (come me, non si offenda...) ha fatto una signora partita. Abbiamo recuperato Samir, Larsen ha continuato in errori di disimpegno, crescerà, ma che lo faccia in fretta che abbiamo aspettato troppe partite. Questa vittoria, ancora, è nata da un Behrami attento e specialmente da uno Jankto che per la prima volta da quando lo vedo all'Udinese ha giocato una signora partita in fase difensiva. Era ed è un mezzo giocatore, non si offenda, dico la verità: sa attaccare come pochi ma non sa difendere. Oggi ha giganteggiato in fase passiva, ha recuperato palloni, ha chiuso spazi, ed ha lasciato un De Paul in versione Donadoni di fare tutto quello che è nelle sue corde.

Quando la squadra si difende bene, la fase d'attacco emerge prima o poi. La nostra era pronta già da diverse partite, nascosta dalle nefandezze che si commettevano dietro. Oggi Delneri ha vinto 4 a 0 anche sui detrattori, lui William Munny contro gli esoneratori Little Bill. Chi criticava Delneri per il gioco non capisce di calcio, penso sia un assunto oggettivo. Se errori ha commeso, e ne ha commessi, erano di formazione. Sapendo che ci mette cuore e passione, lui furlan come noi, ho evitato di disaminare gli errori a fondo, di tirargli la croce addosso, volevo stargli vicino così come farò con Scuffet che spero di rivedere presto al suo posto. Perché sì, non si può sputare in faccia a chi tifa Udinese, che sia tifoso o portiere o allenatore. Il rispetto per gli intenti deve sempre rimanere, a loro le critiche devono essere ponderate. Mi sbaglio? Sarò un bidone di giornalaio anche io, ma la penso così.

Prendete tutte le critiche piovute per il mancato utilizzo di Balic: l'artigiano di Aquileia lo vede in allenamento e sa cosa può dare e cosa no. Questa sera ha regalato troppi palloni agli avversari: ha messo in mostra doti di palleggio e passaggio a un atteggiamento che in serie A, in una squadra che deve lottare con le unghie e coi denti, non può permettersi. Ha vinto anche quando ha messo dentro Ali Adnan, suo malgrado il miglior terzino sinistro della stagione finora (il che la dice lunga su come avevano giocato prima Pezzella e Samir). Ha vinto specialmente sulla disposizione, un 442 sporco che a volte è 433 a volte è 451. E' un dilemma di filosofia del calcio: viene prima il giocatore o la squadra? Chi è sacchiano, zonista, guidoliniano, pensa che la squadra fa emergere il giocatore. Ergo il sacrificio è importante. De Paul e Lasagna fuori ruolo hanno fatto una gara splendida, più di un Fofana entrato che tutto a un tratto si è ricordato che può fare il Maradona.

E che nessuno si sogni di dire che la Sampdoria ci ha regalato la partita: il calcio non è uno sport per moralisti, il calcio è un film di spaghetti western, qua si vince 4 a 0 e tutti a casa!

Ha vinto Delneri, ha vinto Angella, ha vinto De Paul, ha vinto Maxi Lopez. Ha vinto l'Udinese di quelli che sgarfano. Viva l'Udinese, alè Udin, fuarce Udin.

Ed ora sotto a lavorare, per limare gli errori sempre pronti dietro l'angolo. Partendo da questa formazione, da questi uomini, da questa voglia.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 30 settembre 2017 alle 20:45
Autore: Giacomo Treppo
vedi letture
Print