Alle 12 e 40 scendevo dal Freccia Rossa in Stazione Centrale di Milano, la partita era iniziata da dieci minuti e grazie a My Sky la avrei rivista alla sera. Ho citato due cose che mi piacciono dell'Italia (Freccia Rossa e la possibilità di registrare i programmi Sky) e una città che odio profondamente. Non me ne abbiate, ma io e Milano non andiamo d'accordo.

Assieme alla fidanzata andavamo a trovare una persona che sta male, che lotta la sua battaglia circondato da una famiglia che gli vuole bene e una sanità che troppo spesso viene criticata, anche quando ha eccellenze. Appena fuori dalla stazione un tassista ci diceva che non si poteva arrivare in via Mercalli perché Milano era bloccata dalla maratona. Doveva piovere e invece c'era un timido sole.

E' per questo che mi incazzo (scusate l'espressione, ma vengo da un calcio d'altri tempi e ormai ho accettato l'idea di essere “vecchio”) con i giocatori quando non lottano o quando sono discontinui. Lo dico, lo penso da quando ero bambino. In ogni famiglia, o nella vita di ognuno quando si è single (felicemente o meno) vi sono le cose importanti e le cose meno importanti. Il calcio fa parte delle seconde, ma tocca la fede, che è una cosa talmente profonda da confondere il profano con il sacro. Oggi ero a Milano per cose serie della vita, felice di esserci perché la vita è fatta così, certe cose accadono e devi stare lì, sul pezzo, come in quella bellissima canzone di Ligabue, “una vita da mediano”.

Però... però stasera sono tornato a casa e ho messo su la registrazione, facendo andare avanti veloce in ogni interruzione. Il primo tempo è partito così così, ma con il passare dei minuti è venuta fuori l'Udinese che piace a me. Certo, se il Toro avesse perso la partita avrebbe recriminato contro il fato, la sfortuna e chi più ne ha più ne metta, ma l'Udinese ha lottato. Quei ragazzi che correvano in campo non lo sanno, sono quasi tutti troppo giovani e troppo felici per capire che nella vita ci sono anche i problemi veri. Di quelli, solitamente, non sempre però, te ne accorgi quando sei più grande. Poi ti capita di andare a trovare chi ha pochi anni più di loro e lotta per un match molto più importante.

Loro, quelli dell'Udinese, mi hanno tirato su il morale; se solo sapessero quanto è importante! Se solo sapessero quanto è stato importante lo scatto di Perica ad assicurare in rete un pallone che probabilmente Moretti avrebbe potuto salvare. Lo aveva fatto contro il Palermo e lo ha ripetuto contro il Torino. Vuole farsi confermare, si vede che ci tiene, alla maglia! Quanto è stata importante la prova di Jankto, sì, ma molto più quella di Angella e di Scuffet. Perché oggi non ho voglia di fare il falso modesto. Di calcio me ne intendo, non tantissimo, ma un po' sì. Ed Angella merita di giocare titolare in serie A: se il prossimo anno non avrà un posto è una vergogna. Il capitano in campo era lui, non Danilo.

E Meret, sì, è più completo di Scuffet. Meret ha un carattere alla Buffon, lo leggo dalle interviste che rilascia. Simone invece è più timido, taciturno, ma che volete... preferisco Zoff a Buffon. Meret è più completo perché sa uscire molto meglio di Scuffet, ma Scuffet fra i pali non lo batte nessuno, solo Donnarumma, e forse... perché al nostro Simone hanno tolto tutto il girone di andata. E anche se Karnezis guarirà dovrebbe giocare titolare lui, Simone, il Furlan con la F maiuscola.

Oggi hanno lottato e mi hanno dato gioia; potevamo anche perdere, non importava. Sul gol di Moretti hanno fatto un erroraccio Zapata e Samir (due dei migliori in campo), non importa nemmeno quello... Oggi Udinese e Torino hanno onorato un gioco, uno sport, uno spettacolo, due bandiere e il sudore che quello sì, è sacro.

Oggi mi fa ancora più schifo la partita contro l'Empoli o l'abominio contro il Sassuolo. Perché questa squadra sa lottare! Sa dare soddisfazioni. E purtroppo ho un età nella quale non credo più alle favole, ma non doveva entrare Ali Adnan, ed anche se adoro lo spirito combattivo di Matos, chi lo ha voluto spendendo soldi dell'Udinese andrebbe licenziato in tronco. Ne abbiamo in Primavera di buoni... vi faccio due nomi? Scuffet e Jankto...

Fuarce Udin, il sudore di oggi è sacro! Spero che un giorno anche voi che correte in campo capirete quanto...

Sezione: Editoriale / Data: Dom 02 aprile 2017 alle 20:53
Autore: Giacomo Treppo
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