Questo è troppo. Ci sta di perdere contro il Napoli su uno sbaglio clamoroso di uno dei migliori giocatori della rosa bianconera. Ma di perdere a Cagliari contro una squadra nettamente in crisi no! Anche se la porta la apre Karnezis con un rigore che pare uscito dalle comiche di Stanlio e Olio. Cosa vuoi andare a dire all'estremo difensore greco? È il miglior giocatore per rendimento nella rosa... vuoi forse dare la colpa a lui? Io no!

L'Udinese avrebbe dovuto vincere almeno 0.3 questa partita che invece regala agli isolani. Per fortuna che io ero a presentare in terra foresta il romanzo giallo che ho scritto un anno fa, per fortuna che ho già pareggiato il costo di stampa di 200 copie e quindi tutti i soldi incassati andranno in beneficenza al gattile del mio paese di residenza, e che alla fine il presidente del circolo culturale dove eravamo ci ha offerto bottiglie (plurale maestatis) di prosecco. Perché se avessi visto tutta la partita in diretta, invece che vederla un tempo live e il secondo alla sera, avrei sputato fuoco e fiamme.

Se Zapata, monsieur Thereau e Penenranda non hanno voglia di giocare nell'Udinese, che si accomodino in tribuna. Se Perica fa due partite bene e la terza si addormenta in campo (come l'anno scorso con Colantuono, vedi Carpi Udinese), che vada in un'altra squadra. Perdere contro il Napoli ci sta, sono oggettivamente più forti. Perdere contro il Cagliari di questo periodo no!

Ho visto una squadra senza leader, senza capitano, senza spunti ne idee, vincere contro una squadra che ha confezionato non so quante palle gol e le ha sprecate peggio che nei derby Scapoli-Ammogliati. Almeno lì i primi hanno ormoni da sfogare, i secondi non ci stanno alle prese per i fondelli dei primi. Invece i ben pagati giocatori dell'Udinese si sono comportati da codardi allo sbaraglio: hanno sbagliato non so quante palle gol, e non mi si venga a parlare dei pali. Era una partita che bisognava vincere 0.2 già dopo quindici minuti, invece in campo ho visto tante modelle a una sfilata e nessun giocatore. E dire che i leader noi li avevamo: avevamo un Danilo che ormai è una sicurezza, avevamo un Kums che sta crescendo ogni partita di più... però ci mancava un leader davanti. Eh sì, perché Monsieur Thereau è la seconda partita che pascola per il campo, lontano dalla porta. Ci racconterà che anche Delneri non lo stimola? Che fisiologicamente ha cali di tensione? Che Cappuccetto Rosso è andata nel bosco per portare chissà cosa alla nonna?

Siamo friulani: abbiamo la grande fortuna di poter dire, per cultura e retaggio storico, pane al pane e vino al vino: ma chi se ne frega se Danilo pesta in allenamento i suoi compagni?! Domizzi si arrabbiò con Armero... e Domizzi era Domizzi, ed Armero è Armero. Il difensore italiano venne messo fuori rosa per una partita. Eppure non erano le “licenze poetiche” che si prendeva Totò Di Natale; era un difensore capitano in campo, un senatore, che se la prendeva con un giocatore che non correva, non certo un esempio di professionismo! Ora è stato Danilo che se l'è presa con Ali Adnan (ma siamo sicuri che il terzino medio-orientale serve?) e Peneranda (assolutamente inutile, tanto più se si considera che questo i mezzi li ha eccome, ma si spreca a metterli in mostra). Preferisco un Danilo a dieci Ali Adnan o Peneranda. Sapete perché? Perché tifo la maglia, perché sono macchiavellico, perché sono pragmatico, perché voglio vincere.

L'Udinese che torna da Cagliari deve vergognarsi, e non andiamo a cercare le solite scuse. Queste sono partite da vincere, e da vincere in scioltezza. Anche Rastelli ha fatto di tutto per darci una mano: non ha mai attaccato sulla loro destra anche se avevamo Ali Adnan spesso e volentieri fuori posizione e se Jankto ha fatto un primo tempo deludente a dir poco. Anzi, è riuscito anche a togliere Di Gennaro, nel secondo tempo. Un po' come regalarci il centrocampo.

Invece siamo riusciti a perdere una partita che anche a pareggiarla sarebbe stato un oltraggio al calcio. Delneri ci pensi. Sì, Danilo si deve vergognare per quello che ha fatto in settimana. Ma anche lui e “le sue scelte” non sono da meno.

Oggi non scuso nessuno. E' una sconfitta inconcepibile, vergognosa, regalata. L'effetto Delneri è già finito?

 

 

 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 27 novembre 2016 alle 22:37
Autore: Giacomo Treppo
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