Lunedì l'Udinese giocherà la prima delle tre finali decisive per la salvezza. Al Via del Mare di Lecce i bianconeri troveranno una squadra tosta, vicinissima alla certezza matematica di mantenere la categoria conquistata con un'ultima fase di campionato sopra le righe. Dal 13 marzo i salentini hanno raccolto 3 vittorie, 3 pareggi e 1 sola sconfitta e buona parte del merito va al nuovo allenatore dei giallorossi, volto ben noto in Friuli: Luca Gotti. Com'era andata la sua avventura in Friuli?

L'allenatore nativo di Adria, reduce dall'esperienza al Chelsea con Maurizio Sarri culminata con la vittoria dell'Europa League, era arrivato ad Udine nella stagione 2019/20 come aggiunta allo staff di Igor Tudor. L'annata del tecnico croato però stentava a decollare e la società scelse di voltare pagina, affidandosi proprio a Gotti. Inizialmente si pensava che avrebbe avuto un ruolo da traghettatore, ma i risultati maturati durante l'anno, concluso con una salvezza tranquilla a quota 45 punti, spinsero la dirigenza a confermargli la fiducia. 

La stagione 2020/21 iniziò in salita, per usare un eufemismo, con 5 KO in 6 gare di campionato. Poi però la squadra trovò il suo equilibrio, vincendo importanti scontri diretti contro Benevento, Torino e Crotone e riuscendo così a salvarsi pur peggiorando lo score di 5 punti, complici le stagioni disastrose di Parma e Crotone. Ancora una volta Gotti venne riconfermato.

Il campionato successivo cominciò decisamente meglio: pari con la Juventus e netta vittoria con il Venezia al Bluenergy Stadium, poi successo esterno sul campo di La Spezia. 3 risultati utili nelle prime 3, i presupposti sembrano buoni. Poi il crollo. La squadra nelle successive 10 partite non trova nemmeno una vittoria. Certo, il calendario non aiuta, visti i big match con Napoli, Inter, Atalanta e Roma, ma persino contro le più abbordabili Sampdoria e Verona non arrivano i 3 punti.

Nel dodicesimo turno la vittoria contro il Sassuolo sembra riportare fiducia, ma i bianconeri non trovano continuità. Ancora tanti pareggi e occasioni sprecate, come a Roma. La squadra, avanti 3-1 all'intervallo contro la Lazio, finì addirittura sotto 4-3, salvandosi all'ultimo secondo con Arslan. Gli scricchiolii erano già piuttosto rumorosi, ma a essere fatale fu la partita seguente, il clamoroso 3-1 subito ad Empoli. Anche qui avanti nel primo tempo grazie a Deulofeu, i bianconeri non scesero praticamente in campo nella ripresa, completamente annientati dai toscani. La società friulana scelse quindi di separare le proprie strade da quella del tecnico comachino, che lasciava la squadra al 16esimo posto con 6 lunghezze di vantaggio sul Cagliari terz'ultimo.Gotti se ne andò da signore, con una lunga lettera sul Messaggero Veneto (clicca qui per recuperarla), e al suo posto arrivò Gabriele Cioffi, con cui i bianconeri chiusero a quota 47 punti.

Un'avventura in chiaroscuro, che nelle sue prime battute aveva forse regalato qualche illusione di troppo e il cui esito poi è stato pressoché inevitabile. Se dell'allenatore in Friuli resta un sapore agrodolce, della persona rimane però un ricordo senz'altro positivo. Buona fortuna, mister, ma lunedì i 3 punti servono a noi.

Sezione: L'Avversario / Data: Ven 10 maggio 2024 alle 15:50
Autore: Gabriele Foschiatti
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